venerdì, 29 Marzo 2024
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Tribunale, tutti a Rovigo

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Il tribunale di Este chiude ufficialmente i battenti e si sposta in Polesine. Il Consiglio dei Ministri, che ha rivoluzionato il panorama giudiziario nazionale stabilendo la riduzione e l’accorpamento di 37 tribunali e di 38 procure e soprattutto la soppressione di tutte le 220 sezioni distaccate di tribunale della penisola, ha emesso il proprio verdetto per Este. Il decreto legislativo di revisione delle circoscrizioni giudiziarie ha infatti deciso di tagliare tutte le sezioni distaccate di tribunale del Veneto, e tra queste anche Este.
Un provvedimento annunciato da tempo, che tuttavia non rappresenta neppure la vera “pietra dello scandalo”. La novità eccellente è il fatto che il tribunale di riferimento per gran parte della Bassa Padovana non sarà quello di Padova, bensì quello di Rovigo. Il reset del mondo giudiziario italiano voluto dal Governo ha infatti ridisegnato tutte le competenze territoriali, facendo emigrare i nostri Comuni nel Rodigino. Si parla di 37 enti comunali. Da Montegrotto Terme a Masi, passando per Vo’ e Urbana, ora bisognerà guardare a Rovigo e non più a Este, né tanto meno a Padova. Il passaggio delle competenze atestine al tribunale rodigino arriva in seguito ad un “effetto domino” determinato dalla soppressione del tribunale di Bassano del Grappa: questi, infatti, avrebbe dovuto accorpare la sezione distaccata di Cittadella. Senza Bassano, il Comune murato è stato dirottato verso Padova, scalzando Este e destinando la sezione atestina a Rovigo.
Con il passaggio di funzioni al Polesine, emigreranno sotto le dipendenze del tribunale di Rovigo anche tutti i dipendenti e i magistrati in forza ad Este. Il tribunale di Este conta 10 dipendenti, tra dirigenti, funzionari, assistenti e ausiliari. Altri 10 sono invece i lavoratori legati al Giudice di pace, per il cui futuro non c’è ancora chiarezza (anche se l’accorpamento a Rovigo è probabile pure in questo caso): 4 a Este, 3 a Monselice e 3 a Montagnana. Sulla vicenda si sono espressi in maniera negativa gran parte dei sindaci e dei politici della Bassa Padovana.