giovedì, 28 Marzo 2024
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Gli amici della bici criticano l’intervento

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Dopo un anno di lavoro, la riapertura di piazzale Riconoscenza, di rimpetto alla stazione dei treni, fa riflettere gli Amici della Bici di Rovigo, che non celano la loro sorpresa e delusione. Il bilancio della Fiab di Rovigo è piuttosto negativo, definendolo “un pessimo lavoro, che non promuove né facilita la mobilità ciclopedonale e la qualità della vita in città”.
Le conclusioni degli associati sono perentorie: “Ancora una volta si è persa un’occasione per abbellire e migliorare la città”.
Tralasciando il giudizio estetico finale sul piazzale, il disappunto dell’associazione riguarderebbe l’effettiva realizzazione del progetto, che non corrisponderebbe a quello approvato, ridimensionato, al contrario, in maniera radicale.
L’analisi passa al vaglio della realtà: “L’occasione era proprio risolvere, con il progetto di ristrutturazione, il problema del degrado conseguente all’abbandono selvaggio delle biciclette su un piazzale che tutti ritengono un porta della città. Al tempo stesso, poiché la stazione è utilizzata soprattutto da studenti e da pendolari, si trattava di promuovere un maggiore utilizzo della bicicletta al posto dell’auto per ragioni ambientali, di congestionamento del traffico, di salute pubblica e qualità della vita”. E in fatto di sensibilizzazione all’uso della bici, l’associazione sa il fatto suo. Al momento della presentazione del progetto, l’associazione aveva richiesto e proposto un collegamento sicuro tra le tre ciclabili dell’area, tramite una migliore mobilità ciclopedonale sul piazzale e una migliore collocazione del deposito delle bici al fine di una maggiore sicurezza per tutti, ma la soluzione sarebbe stata disattesa. “Il problema principale è la mancanza del collegamento tra le tre piste che arrivano in prossimità della stazione ferroviaria: Baden Powell, Chiara Lubich e Viale Marconi”.
Essendo Piazzale Riconoscenza un nodo strategico e critico della viabilità cittadina, allo stato attuale l’ulteriore problematicità riguarda l’affluenza disordinata di un gran numero di auto, autobus, taxi, ciclisti e pedoni. Limitandosi al tema della ciclabilità, gli Amici della Bici elencano uno ad uno i disagi più rilevanti: non solo il parcheggio delle bici è incustodito e i portabici sono poco funzionali, ma anche la particolare conformazione del recinto per il ricovero favorirà i furti, oltre a non contenere le bici abbandonate né il loro possibile aumento di numero. Infine, il percorso al deposito risulterebbe essere tortuoso e pericoloso per chi arriva da via Petrarca. Insomma, tempi ancora difficili per chi decidesse di usare la bici per vivere più ecologicamente la città.