giovedì, 28 Marzo 2024
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Prostituzione in appartamento, è boom

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Prostituzione in Riviera del Brenta è boom. A mettere in evidenza il fenomeno che assume sempre più contorni preoccupanti sono le operazioni messe a segno dai carabinieri nelle scorse settimane a Dolo, Cazzago di Pianiga, Fiesso e Mirano. I carabinieri di Dolo e della Compagnia di Chioggia hanno infatti stroncato un fiorente mercato della prostituzione con una serie di blitz che ha portato alla chiusura di tre “case di piacere” e di un centro massaggi che forniva prestazioni sessuali a pagamento. In quella occasione si è evidenziato come fossero coinvolte nelle indagini una decina di ragazze prevalentemente cinesi, ma anche dell’Est europeo, con un giro di centinaia di clienti e affari da decine di migliaia di euro. Per i militari dell’Arma a sfruttare le ragazze è evidente che c’è un’organizzazione ramificata che fa circolare le ragazze straniere, spostandole di provincia in provincia sul territorio nazionale. Una strategia che permette di evitare l’identificazione delle giovani e di chi le sfrutta Una organizzazione nel caso delle ragazze cinesi, controllata da loro connazionali che hanno prevalentemente base a Milano e Prato. Ma vediamo qualche dettaglio. Anche nelle operazioni recenti, tutto è iniziato da una serie di controlli, favoriti dalle continue segnalazioni del viavai di persone ad ogni ora del giorno e della notte da appartamenti in condomini. Dopo varie segnalazioni e verifiche e appostamenti, i carabinieri sono entrati in azione. Le tre case piacere sono state così poste sotto sequestro dalla magistratura e saranno poi restituite ai proprietari alla fine delle indagini. Quello che appare chiaro nel proseguo delle attività di contrasto e prevenzione del fenomeno è che il livello dell’organizzazione è molto particolareggiato e addirittura i clienti davano giudizi sulle ragazze, con delle “ pagelle telematiche” e commenti sulle loro prestazioni Un secondo filone di indagini dei carabinieri si è concentrato invece sul controllo di un centro massaggi a Cazzago di Pianiga. Il centro massaggi aperto da questa estate era frequentato ogni giorno da decine di uomini di tutte le età provenienti da tutta la Riviera ma anche da altre parti della provincia. Con un sovraprezzo di 10-20 euro sul massaggio si garantivano prestazioni sessuali particolari. Indaffarate nelle pratiche c’erano 5-6 giovani massaggiatrici cinesi che versavano dopo ogni prestazione una percentuale a una connazionale 41 anni, anche lei cinese che gestiva il centro. Donna che è stata arrestata per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione aggravati. La donna è finita in carcere alla Giudecca. In queste settimane i controlli contro lo sfruttamento della prostituzione continueranno. Il fenomeno in Riviera assume dimensioni sempre più rilevanti. Sempre in Riviera infatti, erano stati già chiusi dei centri massaggi simili a quello di Cazzago di Pianiga, a Mira . Erano stati chiusi almeno una decina di appartamenti a “luci rosse” solo quest’anno. Sono stati interrogati centinaia di clienti prevalentemente dalla zona ma anche provenienti da diverse parti del Veneto. Per le forze dell’ordine insomma la Riviera si conferma un punto privilegiato per le organizzazioni criminali per dar vita a un mercato di questo genere, perché si trova fra Padova e Venezia e facilmente accessibile ad esempio dall’autostrada A 4. Accanto a questo fenomeno “indoor” diminuisce invece la prostituzione su strada. Qualche prostituta è segnalata ancora sulla Romea, mentre altre prevalentemente italiane utilizzano camper di loro proprietà per consumare prestazioni. In tanti comuni del comprensorio su è riacceso con interpellanze ed interrogazioni nei consigli comunali il dibattito sull’opportunità di regolare in modo diverso la prostituzione