venerdì, 29 Marzo 2024
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Giuseppe Boscolo Palo: “vogliamo dare al mercato una struttura moderna e attrattiva”

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Tempo di primi bilanci per “C’è davvero del sale in zucca”, il progetto di promozione della zucca marina di Chioggia giunto alla terza edizione. Una serie di eventi, organizzati da Chioggia Ortomercato del Veneto, che hanno visto protagonista questo ortaggio tipico per tutto il mese di ottobre e che si concluderanno a fine novembre con il coinvolgimento dei ristoranti della città. Giuseppe Boscolo Palo, alla presidenza del mercato ortofrutticolo clodiense dal 2009, racconta questa nuova sfida.
Rilanciare un prodotto orticolo, come la zucca marina, che era quasi scomparso dai banchi del mercato, non è semplice. Quali azioni sono state intraprese?
“Era necessario far riprendere contatto agli agricoltori diretti con un prodotto quasi sparito e ricreare le condizioni di un circuito redditizio per la commercializzazione della zucca marina. Oggi questo prodotto è tornato ad essere coltivato nei nostri campi e iniziamo a vedere i primi segnali di interesse da parte della catena distributiva”.
Perché una terza edizione di “C’è davvero in sale in zucca”?
“Bisogna continuare a riproporre e a far conoscere la zucca marina al consumatore, facendo parlare di questo ortaggio tipico per tutto l’autunno e mostrando l’offerta gastronomica. Le passate edizioni sono state efficaci sul fonte promozionale e quest’anno abbiamo voluto potenziare il programma. Abbiamo portato la zucca marina a Padova in occasione della manifestazione “Abbraccio tra pane e pesce” e a Sottomarina alla sagra di san Martino.
Al mercato ortofrutticolo di Brondolo abbiamo dedicato a questo ortaggio tre giorni di festa, in occasione di Ottobre blu e Darsene in blu, con una serie di eventi complementari. Inoltre i ristoratori della città si stanno misurando da ottobre in una gara gastronomica a colpi di forchetta con specialità a base di zucca marina, con una giuria qualificata di giornalisti da tutto il Triveneto e l’Emilia Romagna. E’ importante stabilire un rapporto di collaborazione tra il mercato e i media. I primi riscontri sono senza dubbio positivi”.
Quale il prossimo passo?
“Stiamo cercando di creare una sinergia con il mondo dell’artigianato per la toelettatura della buccia. Questo prodotto ha bisogno di essere trasformato e finito per essere offerto alla grande distribuzione contrariamente ad altri tipi di zucca”.
Come si inserisce il progetto di valorizzazione di colture tipiche come la zucca marina o il radicchio di Chioggia IGP, con quello complessivo di rilancio del mercato ortofrutticolo di Brondolo nel Veneto e a livello nazionale?
“Il mercato deve possedere una struttura moderna e attrattiva per l’impresa agricola, in grado di fornire servizi di qualità ai produttori e in grado di operare in piena trasparenza. Nonostante la situazione di bilancio pesante, ci siamo mossi su tre fronti per il rilancio del mercato ortofrutticolo di Brondolo, attraverso la riqualificazione dei servizi, attraverso il dialogo con le istituzioni per la tutela del prodotto orticolo ed attraverso la promozione, del mercato stesso e dei suoi prodotti, che rientra quindi a pieno titolo nel progetto. Sono idee emerse dal confronto e dal dialogo con tutte le componenti del mondo agricolo”.
Ci potrebbe fornire alcuni esempi concreti? Quali i risultati del lavoro finora svolto?
“In corso di ristrutturazione del mercato abbiamo deciso di far inserire una piattaforma logistica moderna con postazioni frigo per realizzare il polo agroalimentare, abbiamo permesso ai produttori di entrare dai cancelli 24 ore su 24, abbiamo rivisto il regolamento del mercato datato al 1994, a cui mancano tuttavia dei passaggi istituzionali, stiamo lavorando per l’anagrafe orticola e abbiamo creato assieme al mondo dell’artigianato, della ristorazione e dell’imprenditoria dei nuovi prodotti di qualità ed eventi come il gelato alla zucca, la birra al radicchio, le fiere o le serate enogastronomiche per la promozione dei prodotti, del mercato orticolo e del territorio stesso. Siamo pensando inoltre ad altri progetti da sviluppare sul fotovoltaico o sul mercato al dettaglio. Oggi parecchi produttori hanno deciso di rientrare in mercato e dobbiamo continuare a lavorare per la modernizzazione e l’attrattività della nostra struttura”.