La questione della variante alla S.R. 515 è ampiamente conosciuta, com’è altrettanto noto, come più volte ribadito dall’amministrazione comunale, che con l’apertura del Primo Lotto non è stato risolto assolutamente il problema viario per il quale l’opera era stata progettata, anzi è stato aggravato ulteriormente raggiungendo il solo scopo di spostare il traffico da Noale in altre zone del territorio di altri Comuni interessando viabilità esistenti non compatibili, in particolare in Via Mestrina e via Cornarotta a Robegano, creando inoltre gravi problemi di sicurezza viaria in tali vie e numerosi incidenti, anche gravi, ne sono la testimonianza. E, in effetti, di incidenti, in Via Cornarotta c’è ne sono stati molti a lamentarsi sono i residenti e gli automobilisti. Il problema è aggravato dall’alta velocità che rendono pericolosa l’immissione sulla strada e per chi deve percorrerla in bicicletta. Già dal 2009 Salzano fa notare come l’apertura di un solo tratto di tangenziale, fino a via Mestrina Noale, abbia creato disagi sia a via Mestrina sia a via Cornarotta, che non sono in grado di supportare un certo tipo di traffico. “Sulla questione, l’amministrazione comunale di Salzano — dice il sindaco Alessandro Quaresimin — è stata sempre chiara nel ripetere che la soluzione del problema sta in capo nella volontà della Regione di procedere a dar corso ai lavori come da progetto concordato e approvato, che da una risposta concreta e attesa oramai da troppi anni al transito dei mezzi pesanti risolvendo le conseguenti criticità sul versante della sicurezza viaria, oltre a dare un segnale forte che le amministrazioni pubbliche debbano essere rispettose della legge e che soprattutto come amministratori abbiamo l’obbligo di considerare i cittadini tutti allo stesso modo”. L’ultimo incidente mortale si è consumato qualche mese fa, nell’incrocio tra via Cornarotta e via Passoni, poco prima della mezzanotte di domenica, a Robegano è morto Franco Pegoraro, un operaio di 39 anni di Scorzè. Un altro incidente mortale si è consumato nel 2010 quando Anatolie Iorcu, è stato investito da un’auto mentre stava andando a chiudere il cancello di casa. Nonostante tutti gli incontri, le conferenze, gli atti di diffida, le comunicazioni inviate, a oggi, la situazione rimane bloccata e non sembra ci sia nessuna volontà da parte della Regione di farsi carico di una situazione grave che le compete. Considerato che la Regione ha comunicato la volontà di spostare il finanziamento destinato per questa variante ad altra opera, ritenendo la SP 37 (via Cornarotta) ha i requisiti per sostenere tali flussi di traffico, il comune dal canto suo ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo del Veneto, perché finalmente un giudice entri nel merito della questione e possa ripristinare la legalità e porre la parola fine.
Via Cornarotta, una strada che fa paura
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Giorgia Gay
Giornalista professionista, nata sulla carta ma con un'anima social e una passione per le web news
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