martedì, 16 Aprile 2024
HomeVenezianoCavarzereZulian e Belloni al Pd: “Reagite”

Zulian e Belloni al Pd: “Reagite”

Tempo di lettura: 2 minuti circa

Alleanza per Cavarzere ritorna a parlare della crisi di giunta e propone ai consiglieri Pd e allo stesso partito, “uno scatto di orgoglio che pieghi il direttorio Sacchetto-Grillo-Tommasi, poichè esso avrebbe prodotto “una serie di disastri”.
L’appello lanciato dalla Civica mira a coinvolgere i consiglieri e il direttivo del Pd, esortandoli a “stroncate l’arroganza di chi vuole governare col ricatto e la minaccia”. “Abbiate un rigurgito di orgoglio – invitano Fabrizio Zulian e Renato Belloni – siate voi a licenziarli. Se la vostra determinazione li riconduce a più miti consigli, ponete le vostre condizioni: resti il sindaco, per forza di cose, siano reintegrati i vostri assessori, se ne torni alle sue occupazioni private Renzo Sacchetto e Fabrizio Bergantin scelga senza indugio in quale poltrona restare: o in quella di consigliere o in quella di presidente dell’Ipab, su cui deve relazionare con trasparenza e continuità”. In caso contrario, secondo Alleanza per Cavarzere si dovrebbe ritornare alle elezioni.
Alleanza per Cavarzere spiega come fin da subito si sia profilata all’orizzonte una situazione difficile, a causa di un certo “protagonismo” e “invadenza” di alcuni, che avrebbero condotto ad una situazione “che non onora le istituzioni e avvilisce la cittadinanza”.
Non essendo tuttavia stata ascoltata, Alleanza per Cavarzere prende ben presto le distanze, lasciando una maggioranza “dispersa come un’armata Brancaleone”.
“Ora, con felice sorpresa, sentiamo che finalmente dai sei consiglieri comunali del Pd si alza una voce che orgogliosamente rivendica la propria dignità e si oppone al diktat di un sindaco telecomandato da Sacchetto-Grillo”.
Tra le decisioni criticate da Belloni e Zulian, ci sono il tentativo di “occupare” Palazzo Danielato, “il pollaio di via dei Martiri, che deturpa la via più bella della città”, il caso della sede dei vigili urbani sulla via dello sfratto da Palazzo Barbiani per lasciare il posto ad una banca.
“Eppure anche Palazzo Barbiani, come Palazzo Danielato, ha dei vincoli di legge da parte della Soprintendenza ai beni architettonici e della Regione Veneto con un finanziamento vincolato” concludono.