venerdì, 29 Marzo 2024
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Azioni Attiva in vendita

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Un altro capitolo della saga dell’ex Cosecon si è consumato a Palazzo Zen. Finiscono sul mercato, infatti, le azioni di Attiva di proprietà del Comune di Conselve. Il consiglio comunale ha approvato infatti la delibera per la cessione delle quote dell’ex Cosecon, di cui Conselve è il primo dei soci pubblici con il 9 per cento del pacchetto azionario. Una scelta obbligata, stabilita dal decreto legge 78 del 31 maggio 2010 che prevede appunto che i Comuni sotto i 30 mila abitanti non possano detenere quote di società, fatta eccezione per quelle interamente pubbliche. Quindi la quasi totalità dei 98 Comuni soci di Attiva dovranno mettere in vendita le proprie azioni entro il settembre di quest’anno. Che poi ci sia qualcuno disposto a comprarle, questo è un altro discorso.
“La legge ci obbliga a vendere – ha ricordato Antonio Ruzzon, sindaco di Conselve e amministratore di Attiva – se poi non ci saranno dei potenziali acquirenti tutto rimarrà come prima. Intanto però come Comune siamo tenuti a fare questo passaggio, anche per metterci al riparo da future contestazioni”. Conselve è proprietario di 323.718 azioni che fino a prima della svalutazione valevano quasi due milioni di euro. Ma negli ultimi anni il capitale di Cosecon, poi diventata Attiva, è stato ridotto di circa due terzi per appianare parte delle perdite. Così il valore delle azioni è passato da 6 euro l’una agli attuali 2,13 euro. Pertanto il pacchetto azionario di proprietà del Comune di Conselve è sceso sotto i 700 mila euro. Una cifra comunque impegnativa. Assai improbabile che ci sia qualcuno disposto ad investire una simile somma, a maggior ragione i questo periodo di incertezza per la società, alle prese con il piano di “salvataggio” approvato dal Tribunale. Un’operazione ancora in corso, il cui esito positivo e indolore non ancora del tutto scontato, lascia nell’incertezza i soci.
Non mancano le critiche dalle opposizioni. Luca Martinello, del Movimento 5 Stelle, sottolinea come l’avventura di Attiva sia costata centinaia di migliaia di euro alle casse comunali senza portare alcun beneficio per i cittadini e si augura che venga fatta chiarezza sulle responsabilità di chi ha amministrato la società portandola alla drammatica situazione finanziaria attuale.