L’industria del raggiro e dell’imbroglio non conosce crisi. Anzi, i truffatori si ingegnano nell’architettare nuove forme di raggiro. Nel mirino, stavolta, ci sono finiti decine di cittadini piovesi. In molti stanno ricevendo dei messaggi di posta elettronica, a firma del Bacino Padova 4, che li invita a saldare il conto della bolletta dei rifiuti. La mail invita i cittadini a versare il saldo di 178 euro, collegandosi ad un sito internet che viene indicato nel testo. Attenzione: non si deve compilare nulla e non si deve rispondere. Si tratta infatti di un raggiro bello e buono. L’ennesimo tentativo di truffa, che stavolta si consuma on-line. E stavolta usa un nome vero. Quello del Bacino Padova 4. La mail è quantomeno sospetta. A mettere in guardia, innanzitutto, la grammatica un po’ sconclusionata. Si tratta, con ogni probabilità, di un messaggio scritto in una lingua diversa e poi adattato al contesto nazionale, magari attraverso un traduttore automatico. Il mittente della mail, poi, è “Padovanet” e non “Padova Tre”. Questo il testo: “Caro cittadino Informare è che nel 2012 si sono stati trovati saldo di euro 178.00 si prega di pagare on line fino 2013/02/01 cliccando sul link in basso. In caso contrario,(…) si applica la sanzione amministrativa da euro 25,00 a euro 500,00”. La mail invita quindi ad inserire una serie di dati personali, quali, per esempio, il nome e il cognome, l’indirizzo, il codice fiscale, il numero di telefono, quello della carta di credito, indirizzo mail e password personali. Sempre più spesso questo genere di mail vengono inviate a caselle di posta indicate nei social network o utilizzate per altro tipo di corrispondenza. In questo caso però la soluzione è una: cancellare la mail e ignorare le indicazioni contenute. Per fugare ogni dubbio molti cittadini hanno comunque preferito telefonare agli uffici del Bacino per chiedere spiegazioni, il quale ha fatto sapere di aver già informato le autorità competenti per individuare i responsabili. Episodi analoghi si sono verificati anche nel padovano. Per questo motivo l’assessorato alle Politiche per la sicurezza della Provincia di Padova ha realizzato un vademecum, rivolto a tutti i cittadini, per aiutarli a sentirsi più sicuri, adottando piccoli accorgimenti, per evitare di rimanere vittime di furti o truffe. L’opuscolo si chiama “Occhio all’inganno. Vademecum per difenderci dai signori delle truffe”. L’opuscolo si può scaricare gratuitamente collegandosi all’indirizzo http://polizia.provincia.padova.it.
Falso sollecito della bolletta rifiuti
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Giorgia Gay
Giornalista professionista, nata sulla carta ma con un'anima social e una passione per le web news
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