giovedì, 28 Marzo 2024
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Il Parco salvato da una rana

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Potrebbe essere una rana a porre fine alla spinosa questione del Passante Nord. L’ignara ranocchia in via di estinzione vive nel parco Langer ed è la protagonista della proposta che il Wwf ha trovato per impedire la costruzione del Passante nord: sospendere la realizzazione per impedire l’estinzione definitiva di questa specie. La relazione dettagliata del Wwf comunale sembra non avere sorpreso più di tanto il sindaco Piva che rimanda la decisione al destinatario, ossia Veneto strade. Il Wwf fa leva sull’equilibrio dell’habitat naturale del luogo per impedire l’estinzione della specie e a tal proposito cita una normativa che potrebbe bloccare la costruzione del passante qualora intaccasse l’ecosistema. Gli animalisti sono disposti a fare un censimento del boschetto per capire se ci possano essere altre specie rare in via di estinzione. Tali osservazioni sono state inviate a Veneto strade ed ora sono in fase di valutazione. La speranza ora è tutta risposta in una rana, che ignara continua a gracchiare nel parco. Frattanto, a fine febbraio, è stato lanciato un altro slogan da parte dei Comitati contrari alla realizzazione del passante a sud del Ceresolo, ossia Commenda Est, diritto alla Città, Ape e Wwf: “Un pioppo dura più di una carica di un sindaco”. Seguito da un sit-in sotto palazzo Nodari, in concomitanza del consiglio comunale in programma per il voto a favore del passante nord a sud del Ceresolo. “I consiglieri stanno facendo un dispetto alla città” ha detto Vincenzo Pellegrino, portavoce del comitato Diritto alla città, che ha sottolineato la richiesta avanzata di essere rappresentati da una delegazione e di potere parlare al presidente del consiglio Paolo Avezzù. Parere affine anche per Luca Dall’Ara della Fiab, amici della bici: per lui è una decisione che peserà sulla città per oltre cinquant’anni, con i suoi 6 milioni di euro di asfalto, in parte versati su di un bosco a ridosso dell’abitato. Si è mobilitato anche il comitato Commenda est, sulla scia di Claudio Vallarini del Wwf, scrivendo addirittura al prefetto Provolo e al vescovo Soravito de Franceschi per portare all’attenzione la situazione e salvare “la città da un’opera altamente distruttiva sotto tutti i punti di vista”. Bellinello ricorda come “i cittadini si sono riuniti in vari comitati e hanno espresso 1500 osservazioni tecniche inviate a Comune, Provincia e Veneto Strade, avallate ci dicono anche dai tecnici comunali, per contrastare un’opera altamente negativa sotto gli aspetti della salute pubblica ed ambientale, oltre che economica e funzionale”. Non tarda ad arrivare anche la pesante critica avanzata dalla Rete degli studenti medi di Rovigo che ha attaccato il sindaco di Rovigo Bruno Piva per l’approvazione in consiglio comunale (da parte della maggioranza), esprimendo “profonda indignazione”. Una bocciatura non solo tecnica ma anche morale, a fronte degli incontri con i cittadini.