giovedì, 28 Marzo 2024
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La droga invade la Riviera

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In Riviera del Brenta è boom di produzione e spaccio di droga, e anche di consumo. Il comprensorio dei dieci comuni si conferma insomma, centrale di produzione e spaccio sostanze stupefacenti di grande importanza, collocata fra le province di Padova e Venezia. Ma veniamo ai fatti che hanno caratterizzato le cronache degli ultimi mesi, alcuni dei quali eclatanti. Fra la fine del 2012 e l’inizio del 2013 è stata scoperta addirittura una raffineria di droga in via Tergola a Stra, gestita da un albanese che aveva con sé 80 chili di eroina. Non era mai successo fino ad ora. E poi arresti importanti a Fiesso con sei magrebini che avevano mezzo chilo di eroina e altri albanesi arrestati con due chili e mezzo di droga fra Fossò e Vigonovo dai carabinieri della Compagnia di Chioggia. Ma non è stata scoperta solo droga pesante: fra Oriago e Mestre sono stati sequestrati 17 chili di marijuana. Insomma l’area sembra, un punto di snodo del traffico importante a livello regionale per tutti i tipi di sostanze in circolazione. I sindaci sono preoccupati di quella che è un’emergenza sociale e criminale. Criminale perché il fenomeno rischia di aggregare su questi nuovi scambi, vecchi spezzoni della mala che possono saldarsi con nuove leve del crimine, cresciute al tempo della crisi. Dati preoccupanti nei mesi scorsi sono stati dati, dal punto di vista sociale, anche da Monica Lazzaretto, direttrice della Cooperativa Olivotti che da anni si occupa del recupero dei tossicodipendenti. E’ una cooperativa centro di riferimento per tutto il territorio dell’Ulss 13. La Lazzaretto ha confermato che si verificano sempre più casi di minori seguiti dalla comunità di recupero. Campagne contro l’uso di sostanze stupefacenti sono fatte sempre più anche dal Servizio Prevenzione e dal Sert. ”E’ evidente — sottolinea il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13 Fabio Livieri — che ci troviamo di fronte a una situazione pesante in cui la Riviera del Brenta che è cerniera fra il territorio urbano di Padova e quello di Venezia, è anche il posto in cui grossi spacciatori e produttori si annidano. Queste grosse partite di stupefacente però, sono gestite nella maggioranza dei casi da organizzazioni criminali molto pericolose. Per questo è importante tenere alta la guardia ed evitare che oltre alla droga le organizzazioni criminali vogliano infiltrarsi nei gangli dell’economia colpita dalla recessione”. Il guaio è che tutta questa droga viene anche spacciata e sono sempre più i giovani anche minorenni segnalati dai carabinieri come consumatori di sostanze stupefacenti. Solo negli ultimi sei mesi ne sono stati segnalati nel comprensorio quasi un centinaio. Ma non solo. Il consumo di eroina e anche di droghe leggere fra i giovani della Riviera e Miranese, per Stefano Valentini, referente per la Conferenza dei sindaci per i problemi di devianza giovanile, “in questi ultimi anni ha visto un aumento considerevole, mediamente del 10% e superiore al 20% in certe aree del comprensorio. La crisi non ha fermato il fenomeno della diffusione degli stupefacenti che anzi vengono venduti a prezzi inferiori a quelli pre-crisi, cioè a prima del 2008”. I problemi per i carabinieri e i vigili urbani arrivano anche sulle strade. Oltre all’alcol, infatti, un’altra piaga sempre più frequentemente rilevata è l’uso di sostanze stupefacenti alla guida dei mezzi.
Molte persone perdono così sia la patente che il veicolo con cui si spostano per andare al lavoro perché viene sequestrato se di loro proprietà. Alla dipendenza si uniscono così anche disagi economici.