giovedì, 25 Aprile 2024
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Spinello e Mainardi d’accordo: “casa di cura pubblica”

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Della sorte della casa di cura portovirese “Madonna della salute” si è tornato ancora a parlare nell’ultimo mese in un botta e risposta tra le parti politiche del territorio. A far tornare sull’agenda pubblica la struttura, ci ha pesato il senatore adriese del Pd, Sandro Gino Spinello, auspicando che la casa di cura potesse passare da privata a pubblica. Inevitabilmente, a seguito della sua presa di posizione, si è scatenato il dibattito su più fronti che ha visto il consigliere regionale del Pdl Mauro Mainardi appoggiare l’idea che proprio lui qualche mese prima aveva anticipato. “Sono contento che un politico non del mio schieramento — ha considerato – ma che allo stesso tempo conosce il territorio, abbia capito le ragioni della mia linea che in un primo momento quasi tutti hanno contrastato. La casa di cura di Porto Viro costa alla Regione mediamente 30 milioni di euro all’anno, cifra che con una gestione diretta potrebbe diventare addirittura inferiore, senza contare che ci sarebbe un migliore coordinamento con i servizi offerti dall’Ulss di Adria. In tema di sanità e di diritto alla salute — ha proseguito – sono fermo sostenitore della necessità di un sistema pubblico forte e prevalente. Un conto è una città o una metropoli che può offrire un’offerta variegata, un altro è un territorio decentrato e poco popolato dove queste strutture devono essere intese come nuclei fondamentali di assistenza. Spinello ha aperto un’importante finestra di dialogo e io sono a disposizione per portare avanti un ragionamento serio e trasversale anche a tutela dei lavoratori della casa di cura di Porto Viro”. Considerazioni che però hanno visto il totale disappunto da parte del primo cittadino portovirese Geremia Gennari, che ha ribadito una contrarietà, poi condivisa dal capogruppo di minoranza Thomas Giacon, nei confronti di una casa di cura pubblica accusando i due adriesi di puro campanilismo. “Con la proposta di acquisto del pubblico – ha spiegato Gennari – Spinello vuole tranquillizzare l’ambiente adriese e i dipendenti, il disegno vero poi è quello della sofferenza di Adria per la concorrenza della casa di cura di Porto Viro; lo dicono i fatti, i numeri e il tasso di gradimento. L’unico dato a supporto della tesi di Mainardi è che i servizi della casa di cura costano alla regione 30 milioni di euro l’anno, ma non cita quanto verrebbe a costarne l’acquisto in questi momenti di chiari di luna. Un’informazione più corretta e onesta dovrebbe passare con il confronto sui costi e sul valore dell’offerta per un territorio che non è solo il Delta del Po ma che raggiunge altri cittadini da Comuni fuori regione e che si rivolgono a Porto Viro. Un servizio più utile e intelligente sarebbe una Usl unica a livello di provincia che permetterebbe una razionalizzazione dei servizi, ma anche in questo caso prevale il senso clientelare a fronte del bene comune. L’obiettivo è chiudere in tutto o in parte la struttura privata per dare più forza a quella adriese, senza considerare i disagi che la popolazione subirà”.