venerdì, 29 Marzo 2024
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Piano ambientale, il Comune si tutela ricorrendo al Tar

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C’erano voluti quindici anni di attesa per vedere messo nero su bianco il Piano Ambientale del Parco del Delta del Po, un piano frutto di discussioni, scontri e polemiche varato nello scorso mese di dicembre. Pare che la vicenda sia destinata non chiudersi tanto presto, visto che il Comune di Porto Tolle — sul cui territorio sorge la maggior parte del Parco – presenterà ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per far sì che vengano tutelate le ragioni dell’amministrazione guidata da Silvano Finotti. La delibera ufficiale è giunta a fine febbraio: “Abbiamo conferito l’incarico allo studio legale Sardos e Albertini di Verona per un ricorso al Tar, — ha confermato l’assessore Roberto Pizzoli – ci siamo tutelati portando anche le nostre osservazioni, con due schemi di progetto per gli scanni di Barricata e Boccasette, per sostenere il settore turistico”.
In altre parole Porto Tolle chiede di considerare le attività turistiche alla stregua di quelle agricole e di pesca sportiva e professionale. Non solo: tra gli obiettivi dell’amministrazione anche il completo recepimento del Piano di Assetto del Territorio (quello che una volta si chiamava Piano Regolatore). Tra le osservazioni presentate all’Ente Parco anche un riferimento alla mancata inclusione dei porti turistici già progettati a Pila, Scardovari, Scanno Palo e Scanno del Canarin. Il braccio di ferro tra l’Ente Parco e il l’amministrazione portotollese è quindi ben lungi dall’essere concluso: vale la pena di ricordare come negli scorsi mesi diversi esponenti della giunta Finotti fossero arrivati a ipotizzare l’uscita del Comune dopo appena sette anni dall’ingresso.
Lo stesso sindaco pronunciò parole molto significative nei giorni caldi dell’approvazione del piano: “Non è Porto Tolle a mettersi fuori dal Parco, bensì il Parco che ha scaricato sul mio Comune ogni tipo di vincolo e restrizione, liberando gli altri municipi di questo peso: non è questo il modo di concertare la crescita del Delta del Po”. Vale la pena di ricorda come il Piano Ambientale dovrà essere approvato anche dalla Regione Veneto prima di diventare effettivo.