sabato, 9 Dicembre 2023
 
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Michela Furin lascia il consiglio

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Michela Furin, fondatrice e militante della prima ora del Movimento cinque stelle di Rovigo, abbandona la nave. Lo scorso trenta maggio, infatti, il volto del Movimento ha rassegnato le proprie dimissioni. Una notizia che ha lasciato basiti gli attori politici che con lei hanno condiviso il ruolo di consigliere comunale e che per due anni sono stati seduti sugli scranni di palazzo Nodari. “Motivi personali” è stata la “giustificazione” rilasciata in prima battuta. Businaro, ora capogruppo in consiglio comunale, sembra aver lasciato intendere in tale occasione che i motivi delle dimissioni potessero essere legati all’attività lavorativa dell’architetto Furin. Ma in un secondo momento, è emersa una realtà diversa. I rapporti con la collega Businaro, sembrano non essere mai stati idilliaci; in plurime occasioni le due si sono dimostrate estrameamente diverse nel loro modo di pensare il movimento e l’agire politico; basti pensare alla “relazione” politica intrattenuta con Matteo Masin (consigliere comunale di Sinistra e frazioni), da sempre non troppo apprezzata da Furin, e invece spesso ricercata da Businaro. Ma ciò che sembra aver scatenato la reazione dell’ex consigliera pare esser stata la presenza di Vanni Destro ad una riunione del Movimento, tenutasi il giorno 29 maggio. A raccontarlo è un’attivista storica, Cristina Caniato, che parlando con i giornalisti ha lasciato intravedere motivazioni ben diverse da quelle lavorative. Dalle sue affermazioni si dissocia Barbara Businaro, capogruppo in consiglio comunale, “per ribadire il rispetto per quegli attivisti che liberamente prestano il proprio lavoro e tempo libero per il Movimento 5 Stelle, persone adulte e consapevoli, che definire eterodirette da un “burattinaio” (Vanni Destro) risulta estremamente offensivo”. Nel merito, invece, delle dimissioni di Furin. Sostiene: “Se c’è una colpa che posso ascrivermi è quella di non averle ripetuto forse abbastanza di rallentare il suo livello di impegno politico che troppo stava invadendo la sua vita professionale. Il suo lavoro come consigliera e attivista è sempre stato da me e da tutti molto apprezzato: in Consiglio comunale ho sempre cercato di offrirle spalla, nonostante non abbia io la preparazione tecnica in campo urbanistico che può vantare lei”. E conclude “Visto l’evidente stato di stress manifestato per i toni usati, trovo corretto chiedersi se più che essere stata isolata non si sia isolata lei stessa”.

 
 
 
Giorgia Gay
Giorgia Gay
Giornalista professionista, nata sulla carta ma con un'anima social e una passione per le web news

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