martedì, 16 Aprile 2024
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Le frasi di Garbin fanno il giro del web e diventano un caso nazionale

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La città di Cavarzere si è all’improvviso ritrovata protagonista delle cronache nazionali per le frasi su Dolores Valandro del consigliere comunale di Sel, ora fuori dal partito, Romano Angelo Garbin. Alla collega padovana, condannata in primo per le sue frasi razziste contro il ministro Kyenge, egli ha augurato sul web di essere lasciata in un recinto con una ventina di “negri assatanati”. La prima a segnalare il fatto è stata la consigliere del Pd Marzia Tasso, ma il caso è scoppiato in Consiglio comunale, il 17 luglio, grazie a un ordine del giorno proposto dalla Lega Nord attraverso il quale, nelle intenzioni dei promotori, il Consiglio comunale avrebbe dovuto censurare le frasi di Garbin, alias “Maestron”. Lunga la discussione sul documento, cui non hanno preso parte il diretto interessato e il sindaco. La seduta si è conclusa con la votazione di un emendamento da parte della maggioranza, proposto dal Pd, che ha tolto i riferimenti al caso cavarzerano, rendendo l’ordine del giorno una condanna al razzismo e alla discriminazione della donna, votata all’unanimità con l’astensione di Garbin. A far diventare il caso di interesse nazionale è stato il presidente della Camera Laura Boldrini, che il 20 luglio ha censurato le frasi del consigliere cavarzerano definendole espressione del “più squallido maschilismo”. È stata poi immediata la condanna da parte dalla segreteria provinciale di Sel e anche di chi fino a quel momento non si era direttamente espresso sul caso.
Tra i primi a esprimersi sulla vicenda, dopo le dichiarazioni di Boldrini, il commissario del Pd di Cavarzere, Maurizio Barberini. “Condivido l’indignazione per le affermazioni fatte dal consigliere Garbin — così Barberini — si conferma l’uso indiscriminato della rete come luogo di sfogo per manifestare odio, razzismo e discriminazione della donna. Penso che il consigliere Garbin debba trarre le dovute conseguenze dando le dimissioni e mi auguro che il sindaco Tommasi sia altrettanto determinato su questa triste vicenda”.
Decisa nella condanna anche Adesso Cavarzere, associazione che si rifà a Matteo Renzi, la quale ha censurato, oltre alle frasi di Garbin, anche il comportamento della Giunta e dei consiglieri che hanno votato l’emendamento all’odg della Lega. “Il nostro giudizio — così Adesso Cavarzere — è severo anche per il sindaco, che non ha ritenuto il problema degno di una parola, e per l’assessore Crocco, che ha preferito polemizzare. Chi ha difeso la violenza espressa da Garbin deve dimettersi”.
Nel frattempo, lo Spi Cgil, al quale Garbin è iscritto, ha avviato la procedura di deferimento alla Commissione di garanzia perché essa provveda ad adottare i dovuti provvedimenti.
La vicenda Garbin non sembra però un caso isolato a Cavarzere, il commissario del Pd Barberini ha infatti qualche giorno fa segnalato un altro caso sul web, questa volta ad opera di Graziano Bardelle, ex consigliere comunale del Pdl, il quale in diversi post su Fb ha espresso parole che, se risultassero confermate, sarebbero espressione di un odio razziale da condannare.