Continua senza sosta la battaglia portata avanti dal movimento cittadino locale “Lasciateci respirare”, composto da persone residenti a Codiverno, contro l’amianto presente in una parte della copertura sbriciolata delle ex officine Galato. Questo ormai annoso problema non si è ancora risolto completamente, ed il movimento di cittadini dichiara di essere pronto a comporre un sit-in di protesta davanti al municipio di Vigonza, se nessuna delle autorità locali inizi finalmente ad instaurare un dialogo serio con la popolazione residente. “Purtroppo le polveri sottili formatesi dal deterioramento delle lastre di amianto del tetto, — ci racconta uno dei referenti del movimento “Lasciateci respirare” – sospinte dal vento e dall’aria, riescono a volare per l’intero paese, ponendo così a rischio di esposizione un numero considerevole di famiglie, ma ad oggi molte persone del paese sembrano non aver ancora capito la gravità della situazione. A differenza di quanto creda la maggior parte delle persone, la questione Eternit non riguarda solo il centinaio di famiglie dei nuovi quartieri residenziali di via Monte Nero, Monte Santo e Monte Bello, che per primi hanno aderito al movimento, ma tutto il paese.”
La preoccupazione dei residenti per quanto riguarda la presenza di eternit sul tetto dell’ex fabbrica Galato, la cui attività lavorativa è cessata ormai da anni, è facilmente comprensibile. Analizzando i recenti rapporti dell’Istituto Superiore di Sanità, risulta che in Italia un alto numero di decessi all’anno per tumore alla pleura sono principalmente causati dall’amianto.
Risulta, infatti, accertato ormai da tempo che la dispersione delle fibre nell’ambiente circostante assume carattere di incontrollata pericolosità e riguarda un illimitato numero di persone, quali possibili destinatari che possono venire a contatto con l’amianto, si rende necessario un intervento risolutivo in grado di ridurre il rischio che le fibre possano venire respirate. E’ proprio la struttura del materiale a costituire un pericolo a causa del persistente sfaldamento dell’eternit.
“Ci dispiace davvero molto — continua il referente del movimento — essere costretti a mobilitare un intero paese per far sentire la nostra voce, ma crediamo fermamente che la salute sia un diritto inalienabile, e non vogliamo correre alcun rischio, specie perché nel nostro quartiere ci sono anche molti bambini. Inoltre è a rischio la salute di Codiverno, poiché le briciole frantumate di eterni possono volare per chilometri dal punto in cui partono.”
Conclude il cittadino: “Quello che vorremmo capire è che a punto di deterioramento siano arrivate le lastre di amianto, in modo tale da essere a conoscenza dell’effettiva condizione dell’ambiente circostante. Purtroppo, devo affermare che siamo stati lasciati allo sbando da parte dell’amministrazione comunale, che non ci ha più informati a riguardo o in merito a delle possibili recenti bonifiche, anche parziali, fatte dall’Arpav, nonostante le nostre continue passate sollecitazioni.”