mercoledì, 29 Novembre 2023
 
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La Vi.Ve.Ro, piace al ministro Delrio

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Avanti tutta. E tutti pronti a mettere nero su bianco un progetto che, all’inizio, sembrava quasi una boutade, messo lì per superare i problemi che si sarebbero potuti creare qualora la Provincia di Rovigo fosse stata in effetti soppressa. Invece, adesso, poco per volta, la questione è diventata seria e ufficiale, come non mai.
I tre sindaci di Rovigo, Verona e Vicenza, rispettivamente Bruno Piva, Flavio Tosi e Achille Variati, sono pronti a iniziare a scrivere il progetto che dovrebbe essere il vero e proprio atto di nascita di Vivero, vale a dire l’area vasta che riunisca le tre province venete. Il progetto, da presentare al governo, dovrebbe essere lo strumento per ottenere il riconoscimento dell’accorpamento da parte dell’esecutivo. E’ quindi iniziata una fase di studio per la redazione del piano.
“Noi ci prepariamo seguendo le linee guida della proposta di legge del ministro Graziano Delrio – spiega Piva – Se cadesse il governo speriamo che quello che verrà sia ricettivo come questo”. Un richiamo, quello al ministro, non casuale, dal momento che l’idea ha ottenuto nuova linfa e nuovo impulso proprio a seguito del vertice tra Delrio, che è titolare delle deleghe agli affari regionali e alle autonomie, e i tre sindaci veneti. A quanto è trapelato dai diretti interessati, il ministro ha espresso apprezzamento per questa possibilità, invitando i primi cittadini a scendere nel concreto come, in effetti, è stato fatto.
Vivero, tra l’altro, potrebbe anche porsi come contraltare e riequilibratore rispetto a Patreve, vale a dire l’altra grande area metropolitana della quale si sta parlando e che sarebbe costituita da Padova, Treviso e Venezia. Da parte sua, come ha spiegato, il sindaco di Rovigo Piva vede con maggiore favore l’unione con Vicenza e Verona, per una serie di comunanze in primo luogo logistiche, ma anche economiche. Lo scopo, comunque, non sarebbe quello di cancellare l’identità dei tre capoluoghi, ma di realizzare un’alleanza in primo luogo infrastrutturale, sul modello dei lander tedeschi.

 
 
 
Giorgia Gay
Giorgia Gay
Giornalista professionista, nata sulla carta ma con un'anima social e una passione per le web news

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