Non sembra passarsela molto bene la casa di riposo di Rovigo Iras, a fronte di un milione di euro di interesse di mutui da pagare e del mancato aggiornamento del personale nonché adeguamento alla normativa in materia di sicurezza. Per far quadrare i conti dell’ente, dal 1 agosto le rette degli ospiti sono state considerevolmente aumentate con delibera del Cda approvata nei primi giorni di settembre ma con valenza retroattiva. Pertanto il 3 settembre scorso la giunta dell’Iras, presenti il presidente Albertino Stocco e i consiglieri Arnaldo Vallin, Leda Bonaguro e Tiziano Stocco, ha sancito il rialzo del costo delle rette oltre al pagamento totale dei vari servizi erogati agli ospiti dalla struttura. Stando ai numeri, dal 1 agosto gli ospiti autosufficienti con servizi in una stanza di due letti hanno registrato un incremento di quasi 10 euro al giorno, passando da una tariffa di 43,47 euro a 53,27 euro. Per gli ospiti non più autosufficienti con impegnativa si passa dai 48,47 euro giornalieri per un letto in una stanza da due posti ai 50,35 euro. Coloro i quali, tuttavia, hanno risentito maggiormente delle nuove tariffe giornaliere sono i nuovi arrivati non autosufficienti senza impegnativa, poiché dai 69,80 euro si è arrivati a 103 euro. Inoltre il contributo di solidarietà stanziato dalla Regione per gli ospiti non autosufficienti, che pur avendo i titoli sono privi di impegnativa per indisponibilità di posti e che nella competenza dell’Usll 18 sono ridotti a 1020 complessivi, ha riscontrato dei ritardi nella tempistica di erogazione, complicando lo stato delle cose. Nel frattempo la direzione dei servizi sociali di Venezia ha avviato un’indagine che da un lato vede il lavoro della Procura e dall’altro l’approfondimento del comparto ispettivo regionale, che è ancora in itinere.
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Casa di riposo, rette alle stelle
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Giorgia Gay
Giornalista professionista, nata sulla carta ma con un'anima social e una passione per le web news
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