Con un investimento complessivo di 55 milioni di euro, nascerà a Bottrighe il primo impianto al mondo di buntandiolo ricavato da materie prime vegetali, componente principale per la produzione delle bioplastiche, sinora ottenuto solo da fonti fossili. Diciotto i mesi di tempo per terminare i lavori, ed iniziare così nel luglio 2015, la nuova produzione nel riconvertito stabilimento Ajinomoto che Novamont, multinazionale piemontese, attraverso la controllata società Mater-Biotech, ha acquisito nella zona industriale di via Gramsci. Il progetto, riaggiornato e ampliato, è stato ufficializzato e presentato alla cittadinanza nella gremita sala polivalente “Loris Cominato”, alla presenza di Antonino Maltese, direttore dello stabilimento e del suo staff con Ivano Mantovani, Roberto Bertani, Paolo Spinello e Marco Comettini. Il sindaco Massimo Barbujani, insieme al delegato Nicola Gennari, presenti anche gli assessori D’Angelo, Zennaro e Simoni, hanno salutato soddisfatti l’arrivo di Novamont che porterà prestigio e posti di lavoro. A regime, gli addetti saranno infatti una sessantina, più un largo indotto. Emanuele Zanotto di E-Ambiente ha presentato l’iter burocratico regionale per l’ottenimento dell’autorizzazione unica ambientale, assicurando che le emissioni, scarichi e rifiuti, saranno ben al di sotto dei limiti di legge. Novamont è società leader nel campo di quella che viene definita chimica verde. Una sorta integrata tra chimica, agricoltura e ambiente, percorrendo la strada dello sviluppo sostenibile, utilizzando le materie prime vegetali, trasformandole in bioplastiche per applicazioni specifiche, a basso impatto, con la possibilità di essere completamente biodegradabili. Tra queste la Mater-bi, bioplastica proveniente da lavorazioni vegetali. In ciò, Novamont avrà come partner la californiana Genomatica che fornirà il ceppo madre per il processo fermentativo attraverso l’alta tecnologia presente nel cuore del sito. L’impianto, utilizzerà energia e vapore attraverso una propria centrale di cogenerazione, riutilizzando altra energia derivata dalla lavorazione dei sottoprodotti. Lo stabilimento avrà una capacità annua di 31 mila tonnellate di prodotto liquido che sarà trasferito per le successive lavorazioni allo stabilimento di Termi, della medesima società.
Bottrighe: Capitale mondiale del “butandiolo”
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Giorgia Gay
Giornalista professionista, nata sulla carta ma con un'anima social e una passione per le web news