sabato, 9 Dicembre 2023
 
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Sistema fognario, il disagio continua a causa di un “malinteso”

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La situazione idrica ad Adria rappresenta da sempre uno dei tasti dolenti della città, ma nelle ultime settimane la situazione è senza dubbio degenerata, portando a disagi soprattutto in centro dove i tombini non riescono a scaricare l’acqua, allagando le strade e mettendone in difficoltà la percorrenza e la fruibilità. Il vero problema sono le fognature. Ed è da tempo che sono un problema, tanto che per la sua risoluzione è stato predisposto un progetto già finanziato dalla Regione. Risale, infatti, ad un paio d’anni fa la richiesta e l’accettazione del finanziamento per la risoluzione della problematica messa a disposizione di Polesine Acque in quanto titolare della rete e della sua manutenzione. “Nell’autunno 2012, vista la situazione in alcuni punti della rete fognaria di Adria, abbiamo richiesto un incontro con i vertici della Regione a Venezia — racconta l’assessore Federico Simoni – durante il quale abbiamo presentato un progetto elaborato per risolvere la problematica che periodicamente si presenta, visto che in quelle vie è ancora presente un sistema di fogna idrica. Il progetto era valido e non a caso è stato approvato dalla Regione che anzichè finanziare direttamente l‘ente o l’ATO Polesine, gestore del piano d’ambito, ha conferito il contributo di 150 mila euro direttamente a Polesine Acque che si occuperà della realizzazione operativa dei lavori”. Va precisato che la società partecipata Polesine Acque non si trova esattamente in un periodo di floridezze ma il ritardo che sta interessando i lavori, secondo Simoni, non dipenderebbe da questo. “Durante un incontro dello scorso settembre abbiamo chiarito la situazione, constatando come alla base di tutto ci fosse stato un errore comunicativo fra i tre enti coinvolti, ossia: la stessa Polesine Acque, AATO Polesine e il Comune di Adria. Polesine Acque seppur non rapidamente ha portato avanti il progetto presentandone la versione definitiva esecutiva a dicembre 2013. L’opera verrà quindi inserita da AATO Polesine all’interno del Piano d’Ambito della prossima primavera. I lavori dovrebbero quindi partire entro l’estate. Mi rendo conto che sono tempi lunghi ma sono quelli necessari per la burocrazia e l’opera è quanto mai necessaria per la città di Adria”.
Polesine Acque senza dubbio non sta attraversando una delle migliori fasi, considerate le difficoltà gestionali che si trova ad affrontare e la situazione drammatica dal punto di vista finanziario.
E’ datata 27 gennaio infatti la riunione che ha coinvolto tutti i sindaci facenti parte del Consorzio Bacino Polesine in una riunione il cui obiettivo era salvare Polesine Acque, che ricordiamo si occupa della gestione integrata dell’acqua, ridotta ad un passivo di 60 milioni di euro. Una cifra da ridurre in maniera drastica secondo un progetto ben preciso che riaffiderebbe la gestione in house a Polesine Acque, riaffidamento che necessita dell’affidabilità finanziaria” dell’ente che dovrebbe essere proclamata dall’assemblea dei Sindaci o delegati di ogni singolo comune. Una decisione che è stata rinviata così come l’approvazione del bilancio la cui data era stata fissata il 29 gennaio e alla cui convocazione non si sono presentati i sindaci.

 
 
 
Giorgia Gay
Giorgia Gay
Giornalista professionista, nata sulla carta ma con un'anima social e una passione per le web news

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