mercoledì, 29 Novembre 2023
 
HomeRodiginoVeneto strade ricorre al Tar. Comitati Cittadini: “inverosimile”

Veneto strade ricorre al Tar. Comitati Cittadini: “inverosimile”

Tempo di lettura: 3 minuti circa

Veneto strade non è per niente rassegnato all’archiviazione del progetto che prevedeva la realizzazione del passante Nord a Sud del Ceresolo, bocciato dalla Soprintendenza ai beni Culturali per preservare l’ex poligono di tiro che si trova all’interno di Parco Langer. Anzi per bocca del suo Direttore, Silvano Vernizzi, è stato annunciato un ricorso al Tar. Una scelta che non ha mancato di sollevare polemiche in città soprattutto tra le fila dei “Comitati Cittadini” che fin dal primo momento si erano messi di traverso rispetto alle intenzioni della stessa Veneto Strade, per preservare l’integrità di Parco Langer. “La notizia del ricorso al TAR – precisano in un comunicato stampa – ha dell’inverosimile! Un ente a totale partecipazione pubblica decide autonomamente, tramite il suo Direttore, Ing. Silvano Vernizzi (già Presidente e poi A.D. di Veneto Strade e, allo stesso tempo, Segretario regionale alle Infrastrutture) di opporsi alla decisione di un altro ente, la Soprintendenza che, con un provvedimento ineccepibile per motivazioni e finalità, ha sottoposto a tutela un monumento cittadino di grande valore storico, unico nel suo genere. Un ricorso pagato quindi con denaro pubblico nell’intento di rimuovere una tutela più che dovuta e che una volta scardinata aprirebbe la strada (è proprio il caso di dirlo) alla costruzione del Passante nord attraverso l’area destinata a Parco cittadino già intitolato ad Alexander Langer, distruggendo gli ampi e ben conservati resti dell’ex poligono, abbattendo un bosco urbano, cancellando la possibilità di realizzazione del parco stesso, atteso da oltre 30 anni, e soffocando la città in un abbraccio mortale! Nella certezza della serenità di giudizio dei giudici amministrativi e del conseguente rigetto di questo assurdo ricorso, non possiamo omettere alcune considerazioni di merito. L’accanimento di Veneto Strade e di parte della Giunta comunale su questo specifico tracciato e la parallela avversità a quello molto più economico e accettabile su via Calatafimi (sul cui progetto, lo ricordiamo, il Comune di Rovigo — Giunta Avezzù — aveva già vinto un procedimento proprio davanti al TAR contro i frontisti che vi si opponevano) continua a farci chiedere cosa ci sia sotto veramente; quali siano le reali ragioni di una simile ostinazione. Con opere fondamentali da ultimare in ambito comunale come il Passante Ovest e, prima ancora, la necessità di risolvere il nodo viario di Viale Porta Adige — Tangenziale Est al ponte di Boara (incrocio pericolosissimo e causa di frequenti, lunghe code), è inspiegabile la folle insistenza su questo progetto devastante sotto un’infinità di punti di vista! Per non parlare della minaccia dello stesso Vernizzi di cancellare il finanziamento su Rovigo, in un gioco delle parti tra lui e il Sindaco Piva a dir poco stucchevole! Ma non doveva essere il Comune, secondo le parole dello stesso Vernizzi, a decidere sul tracciato dell’opera? Perché il Direttore di Veneto Strade viene ora a dirci che se il Comune vuole il percorso su via Calatafimi, deve arrangiarsi a farne il progetto? Come si giustifica un simile atteggiamento ricattatorio? Ricordiamo che l’iter di approvazione del progetto a sud del Ceresolo è stato stoppato, oltre che dal provvedimento della Soprintendenza, dal un voto unanime dell’intero Consiglio comunale e che nessuna imposizione di Veneto Strade può travalicare la sovranità dell’organo elettivo espressione diretta della volontà popolare: questa è la democrazia! Per finire, ricordiamo che i cittadini — contribuenti sono ancora in attesa della documentazione tecnico — contabile relativa alla parte del Passante già realizzata, costata l’astronomica cifra di 24 milioni di euro a fronte di opere ridotte e pesantemente variate rispetto al progetto originario. L’incredibile rifiuto di Veneto Strade di fornire detta documentazione denota ancor più l’arroganza ed il senso di onnipotenza dei suoi vertici! E la politica tace”.

 
 
 
Giorgia Gay
Giorgia Gay
Giornalista professionista, nata sulla carta ma con un'anima social e una passione per le web news

Le più lette