Massiccia raccolta di firme a Conselve e dintorni per chiedere la riapertura dell’ambulatorio pediatrico festivo, il servizio fornito agli ospedali di Conselve ed Este e chiuso a sorpresa dai vertici sanitari. Una domenica e il mercoledì di mercato settimanale, il gruppo “Insieme per il bene comune” con il Pd del Conselvano ha raccolto le sottoscrizioni all’appello da inviare ai vertici dell’Uls 17. La risposta dei cittadini non è mancata tanto che si sono formate le code ai gazebo. Tanta gente ha firmato volentieri, portando ad oltre 1.500 il numero delle firme raccolte tra Conselve e Bagnoli. Nel frattempo sia a Conselve che nei centri vicini i genitori si sono organizzati per spargere la voce dell’iniziativa e raccogliere altre adesioni fuori dalle scuole.
“La risposta è stata veramente trasversale – spiega Cristian Maneo del Partito Democratico conselvano – anche al di là delle singole idee politiche. Hanno firmato moltissimi genitori ma anche tante persone che non condividono la scelta dell’Uls. Non si chiude un servizio di questo genere, che oltretutto funzionava ed era usato volentieri dai genitori con bambini piccoli. Sicuramente la mobilitazione continuerà. Stiamo coinvolgendo altri comuni, e non solo del Conselvano, perché il problema riguarda l’intero territorio dell’Uls 17. Ci stiamo organizzando in modo da far sentire ai piani alti dell’azienda sanitaria che la popolazione si sente penalizzata da una scelta arbitraria e non condivisa”.
Anche il Movimento 5 Stelle va giù duro e sottolinea le responsabilità politiche. “Se il criterio con cui si cancella questo servizio – afferma Daniele Bianchi, consigliere comunale del M5S – è lo stesso con cui viene deciso di tenere aperto un ospedale o di costruirne uno nuovo siamo veramente rovinati. Le tanto agognate schede di programmazione sono aria fritta. Il Pd aveva dichiarato : “l’ospedale non si chiude,merito nostro che abbiamo protestato” e il sindaco Ruzzon “vi avevamo detto che eravamo sicuri della non chiusura”. Infatti l’ospedale non viene chiuso ma svuotato di tutti i servizi. Ad agitarsi sono i partiti che siedono in consiglio regionale e nelle commissioni. Lo scopo è quello di non prenderesi responsabilità”.