giovedì, 28 Marzo 2024
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“Aprite Palazzetto Widmann”

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La nuova amministrazione, guidata dal giovane sindaco Roberto Milan, ha iniziato a dare corpo al proprio programma e sta lavorando, tra l’altro, alla progettazione dell’edizione 2014 della fiera del paese che quest’anno sarà dal 3 al 7 ottobre prossimo. L’intento è quello di ridare una connotazione agricola all’evento, recuperando lo spirito che un tempo caratterizzava le giornate di festa. Il territorio di Bagnoli continua ad avere infatti una vocazione agricola, con i suoi quasi duemilacinquecento ettari di superficie agraria utilizzabile. Per questo il gruppo sta lavorando ad una serie di provvedimenti ed iniziative. Tra queste è possibile anticipare la sicura chiusura al traffico della piazza, almeno nel giorno della fiera. Sicuramente verrà creato anche uno spazio espositivo per i produttori agricoli; anche una mostra fotografica sul tema del lavoro nel passato farà da cornice all’evento.
Negli stessi giorni verrà promosso anche un convegno per porre al centro dell’attenzione l’assegnazione dei terreni non urbanizzati di Cosecon, ora in liquidazione. L’intento, portato avanti da tempo da questa amministrazione e dalle associazioni di categoria è quello di dare in affitto questi terreni ex Cosecon a giovani agricoltori per scopi di agricoltura sociale. Saranno sicuramente allestiti anche dei laboratori per bambini legati alla stagionalità dei prodotti agricoli.
Il sindaco spera che ad ottobre sia possibile rivedere, con l’occasione, anche la riapertura del Palazzetto Widmann. Per questo Milan ha inviato una lettera ai curatori fallimentari dichiarando la disponibilità del comune ad assolvere all’obbligo di apertura al pubblico, obbligo legato al finanziamento ricevuto da Cosecon dal Ministero del Beni Culturali per i restauri del Palazzetto. Contestualmente la direzione del Ministero è stata coinvolta dal comune di Bagnoli: “Abbiamo avuto la disponibilità a collaborare e ad agire presso i curatori per la riapertura al pubblico del prezioso edificio”. Il gioiello settecentesco, uno dei principali edifici storici del centro di Bagnoli con la chiesa e la villa del Dominio, adesso infatti è inaccessibile. Nessuno può ammirare gli affreschi e le preziose sale restaurate, nessuno può salire l’originale scala che sale al primo piano. Eppure tutti i sabati le porte del palazzo dovrebbero essere aperte, gratuitamente. E’ scritto, da anni, nientemeno che sul sito internet della Direzione Regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Veneto. Nella pagina dedicata al “patrimonio aperto al pubblico” in provincia di Padova, il Palazzetto di Bagnoli è ben individuabile al secondo posto. Poiché l’edificio è stato restaurato con soldi pubblici dovrebbe essere messo a disposizione per delle visite gratuite periodiche. Non è una concessione del proprietario ma un obbligo di legge ben preciso. Eppure Palazzetto Widmann, restaurato con oltre 1,2 milioni di euro, la maggior parte denaro pubblico del ministero dei beni culturali e del Patto territoriale della Bassa Padovana, è inesorabilmente chiuso. Il Comune, conclude il sindaco, è pronto a garantire l’apertura del Palazzetto attraverso propri incaricati.