venerdì, 29 Marzo 2024
HomeRodiginoAdriaBocchi Galilei, il nuovo “liceo unico” che funziona

Bocchi Galilei, il nuovo “liceo unico” che funziona

Tempo di lettura: 2 minuti circa

La maturità è andata molto bene al liceo “Bocchi — Galilei”. Vale a dire l’istituto nato nell’anno scolastico 2012 — 2013 dalla fusione tra il liceo classico “Carlo Bocchi” di Adria, nato nel 1838, e il liceo scientifico “Galileo Galilei”, la cui istituzione è invece decisamente più recente, risalendo al 1962 — 1963. Una ottima annata per gli studenti delle ultime classi, che hanno ampiamente dimostrato, alla prova del nove, di avere ben messo a frutto le opportunità formative delle scuola. Alla maturità sono stati infatti sette i “centini”, di cui uno con la lode. Il classico ne ha contati tre, di cui uno con la lode, mentre lo scientifico quattro.
In media, il liceo classico ha ottenuto il 15% dei maturi premiati con il massimo dei voti, contro il 7,2% dello scientifico, anche se complessivamente l’istituto di via Dante, tra classico, classico linguistico e istituto socio-pedagogico conta 112 studenti contro i 55 dell’istituto in viale Maddalena. In tutto, dunque, hanno superato l’esame 167 ragazzi, contro i 169 totali, visto che al liceo scientifico due studenti non sono stati ammessi. Media voti alta e nessun 60 in questi due indirizzi, classico e scientifico, del “Bocchi — Galilei”.
“Questi risultati ci riempiono di particolare orgoglio – commenta la collaboratrice vicaria del dirigente scolastico, la professoressa di letteratura italiana Marilena Berto — I nostri centini hanno dimostrato durante gli esami di aver saputo portare approfondimenti personali molto interessanti, specie nei loro studi letterari e filosofici, possedendo competenze eccezionali nelle lingue straniere”.
Una ottima annata, insomma, che appare consolidare la situazione di un istituto che è un vero e proprio punto di riferimento non solo per Adria, ma per tutto il Basso Polesine. “Nonostante stiamo vivendo un momento alquanto particolare per la scuola italiana — conferma infatti la professoressa Berto – il nostro istituto è ben strutturato, con tanto di certificazione di qualità per la programmazione e la pianificazione. I docenti di ruolo sono molto affezionati alla nostra scuola e ai loro studenti”.
C’è anche un altro mito da sfatare, a parere della docente. Mito molto radicato tra l’altro proprio nella nostra provincia.
“Purtroppo in ambito locale — prosegue l’esposizione – esiste una falsa idea dei licei, specie per quanto riguarda il loro approccio con il mondo del lavoro”. In pratica tanti ancora in Polesine pensano che questo tipo di istituto superiore, con particolare riferimento al liceo classico, non sia il più adatto per l’ingresso nel mondo del lavoro. “Io sono convinta — dice invece la collaboratrice vicaria del dirigente scolastico – che il liceo apra la mente e sia in grado di formare a 360 gradi i nostri ragazzi e sia fondamentale per la loro preparazione culturale, perché le materie umanistiche offrono un punto di vista caleidoscopico sulla società contemporanea e sul come sapersi muovere all’interno di essa”.
Molto positivo anche il dato sulle iscrizioni. Paiono ormai accantonati anche alcuni anni che avevano destato qualche preoccupazione. In particolare appaiono ormai appartenere al passato alcuni timori per la diminuzione delle iscrizioni del liceo classico, che anzi attualmente appaiono in aumento. Un dato positivo che comunque può essere esteso a tutto l’istituto. “Quest’anno abbiamo registrato un abbondante numero di iscrizioni – conferma la professoressa – anche oltre le nostre aspettative. Ad ottobre organizzeremo l’attività di orientamento attraverso i laboratori pomeridiani con le scuole medie per verificare e testare dal vivo le caratteristiche dei nostri licei”.