venerdì, 29 Marzo 2024
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Antica Fiera d’autunno grandi le aspettative

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Conto alla rovescia per l’attesa Fiera del folpo, l’evento più importante dell’anno per Noventa Padovana. A partire da venerdì 24 ottobre e per cinque giorni il paese sarà invaso da migliaia di persone (decine di migliaia, stima il sindaco Luigi Alessandro Bisato, quelle che complessivamente ogni anno transitano per le vie della festa); il tutto sino a martedì 28, quando la manifestazione avrà il suo magico momento conclusivo con lo spettacolo pirotecnico serale.
Un appuntamento che richiede un’attenta organizzazione e un notevole impegno per tutto l’anno per l’amministrazione comunale, che gestisce direttamente la fiera attraverso un comitato formato da una decina di volontari. Da quattro anni il presidente del comitato fiera è Andrea Camporese: “La novità dell’edizione 2014 è il ritorno, dopo un periodo di assenza, del grande stand “Noventa espone”, in cui viene dedicato spazio ad attività commerciali e artigianali – sottolinea il presidente -. Il comune ha deciso di valorizzare le diverse attività, anche in considerazione dello stato di crisi in cui l’economia versa, e di offrire in questo modo un aiuto alle associazioni di categoria.
Si desidera che questa vetrina fornisca un contributo alla loro visibilità”. Saranno presenti gli agricoltori della Coldiretti, con i loro prodotti a chilometri zero, i commercianti riuniti intorno alla Confesercenti e all’Ascom, gli artigiani dell’Unione provinciale artigiani. “Sarà un grande contenitore, principalmente per dare lustro alle produzioni artigianali e all’attività di commercio” prosegue Camporese.
Tanto lavoro organizzativo e volontario comporta anche qualche soddisfazione? “L’anno scorso ha avuto un grande seguito il Villaggio Trentino allestito in piazza Europa, con una simpatica componente folcloristica, costituita da cori e bande – aggiunge il presidente del comitato fiera -. Così quest’anno il Villaggio sarà riproposto, con nuove iniziative di richiamo”.
La Fiera del folpo ha origine antica, come riscontrato in citazioni di documenti del Settecento. La data scelta per la manifestazione, ancor oggi valida, fu fissata nel 1776. La fiera a quel tempo favoriva soprattutto l’economia agricola locale, caratteristica rimasta propria sino al secolo scorso. Non è mai mancata, però, la componente di divertimento, di festa paesana.
“La nostra è una fiera con un’ampia offerta commerciale, fornita anche di un bel luna park – spiega il sindaco Luigi Alessandro Bisato -. Ma il nucleo caratterizzante è dato dagli stand gastronomici: tra i sei di grandi dimensioni e i sei più piccoli, che noi chiamiamo “bettolini”, riusciamo a far sedere contemporaneamente più di mille persone. Senza contare i banchetti dei “folpàri”, ultimi rappresentanti dell’antica tradizione che dà nome alla sagra”.
Per il notevolissimo afflusso di persone previsto in quei giorni, saranno implementati i due servizi di trasporto (a due euro) da Noventa a Padova e ritorno in battello, e i tre trenini, che svolgono le funzioni di navette dai punti di maggior afflusso al paese, che hanno come capolinea Noventana, Ponte di Brenta, Camin.