venerdì, 29 Marzo 2024
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Il Terminal compie cinque anni. E sarà sempre più strategico

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Il terminale di rigassificazione Adriatic Lng ha recentemente celebrato il quinto anniversario di attività.Le celebrazioni, tenute alla base terra, sono state l’occasione per fare il punto sui traguardi tagliati dall’infrastruttura unica al mondo, con una capacità di rigassificazione di 8 miliardi di metri cubi annui. Il terminale posizionato a 15 chilometri al largo di Porto Levante dal 2009 assicura infatti oltre il 10% delle importazioni nazionali complessive di gas e la quasi totalità delle importazioni di questi ultimi anni. Ad oggi la struttura ha permesso all’Italia di aumentare le fonti di approvvigionamento energetico, importando gas naturale liquefatto – il cosiddetto Gnl – da cinque Paesi. Prevalentemente dal Qatar, ma anche dall’Egitto, da Trinidad e Tobago, dalla Guinea Equatoriale e dalla Norvegia per mezzo di oltre di 340 navi approdate e oltre 28 miliardi di metri cubi di gas immessi nella rete nazionale di gasdotti.
Adriatic Lng ha investito oltre 250 milioni di euro in contratti con circa 60 imprese venete. E venete sono pure le oltre 40 le imprese che lavorano per Adriatic, rappresentando complessivamente il 60% del valore dei contratti attivi con i fornitori, pari a circa 200 milioni di euro. Inoltre, dei 125 dipendenti della società, dislocati nella sede centrale di Milano, nella base operativa di terra a Porto Viro e sul terminale offshore, oltre un terzo è veneto, proveniente prevalentemente dal Rodigino e dal Veneziano. Nel territorio la partecipazione di Adriatic Lng sul fronte dello sviluppo economico e sociale ha visto un fondo di oltre 12 milioni di euro gestito dal Consvipo per progetti riguardanti il settore della pesca, la tutela del Parco del Delta del Po, la promozione del territorio, l’innovazione e il sostegno delle politiche di welfare e dall’altra ha destinato più di 2 milioni di euro a sponsorizzazioni per eventi culturali, sociali, formativi, sportivi. “Siamo un’azienda solida che guarda con fiducia al futuro — ha evidenziato Elizabeth Westcott, amministratore delegato di Adriatic — Ponendo sempre la sicurezza al primo posto, puntiamo al consolidamento della nostra importanza strategica a livello nazionale ed europeo, continuando a garantire l’integrità e l’affidabilità dei nostri impianti nel massimo rispetto per l’ambiente. Dalla capacità di coniugare eccellenza operativa e sostenibilità ambientale nasce il nostro impegno di fornire servizi innovativi e affidabili”. Alla cerimonia per i cinque anni l’intervento del viceministro dello Sviluppo economico Claudio De Vincenti ha evidenziato l’importanza della diversificazione delle fonti di approvvigionamento. “Il gas soddisfa più di un terzo dei consumi dell’Italia e continuerà a farlo in modo complementare allo sviluppo delle rinnovabili. Ma l’Italia riesce a produrre solo il 10% del gas di cui ha bisogno — ha detto – La Strategia energetica nazionale punta ad accrescere la produzione interna, in un quadro che ci vedrà comunque sempre come un Paese importatore”.