venerdì, 29 Marzo 2024
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La lotta alle dipendenze inizia già sui banchi delle scuole

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canna_R375L’azienda sanitaria del Basso Polesine e il mondo della scuola in prima fila nella lotta alle dipendenze. La collaborazione fra la Ulss 19 e gli istituti del territorio è infatti senza dubbio una realtà che da anni vede progetti educativi e molte altre iniziative volte non solo alla prevenzione e alla cura ma anche alla sensibilizzazione verso comportamenti, usi e abusi dannosi.

Per questo anno scolastico il dipartimento per le Dipendenze ha presentato alcuni progetti che contribuiranno a rendere ancora più proficua questa collaborazione. I progetti non sono frutto di un’azione diretta della Ulss, ma arrivano da confronti e tavole di discussione che si sono tenute fra studenti, insegnanti e operatori sanitari e andranno a coinvolgere anche i genitori dei ragazzi che in molti casi si trovano impreparati davanti ad alcune problematiche. “Le varie iniziative – spiegano gli organizzatori – alle quali hanno aderito sinora quasi 80 classi, affrontano tematiche relative alla dipendenza da alcol, droga e fumo nonché alla dipendenza dal gioco d’azzardo, e coinvolgono insegnanti e alunni di tutti gli ordini e gradi scolastici: molte interessano anche i genitori dei ragazzi”.

“Attraverso queste attività – prosegue la spiegazione – si vogliono sviluppare nei ragazzi le life skills o abilità di vita, cioè quelle capacità cognitive, emotive e relazionali che consentono alle persone di agire con più competenza sia sul piano individuale sia su quello sociale: sono abilità e capacità che aiutano ad acquisire un comportamento  positivo per meglio affrontare la quotidianità”. I progetti presentati, relativi all’uso di alcol, droga, fumo, gioco d’azzardo e altri comportamenti a rischio, per essere efficaci non possono limitarsi alle sole informazioni sugli effetti e i danni derivanti queste abitudini sbagliate, ma si devono basare sulla continuità e sulla costruzione di contesti che aiutino gli studenti ad acquisire le competenze necessarie a contrastare eventuali influenze negative. Il nucleo fondamentale delle life skills, identificato dall’Organizzazione mondiale della sanità, si basa su tre competenze principali: quella emotiva con la gestione delle emozioni; la cognitiva con la capacità di risolvere i problemi e la competenza sociale che prevede comunicazione e relazioni adeguate. Potenziare in modo opportuno le life skills può rendere più efficace l’attività di promozione alla salute, in quanto stimolano la motivazione a prendersi cura di se stessi e delle altre persone.

“La promozione della salute – ha sottolineato il direttore del Dipartimento per le dipendenze dell’azienda sanitaria di Adria e del Basso Polesine, dottor Andrea Finessi – rappresenta uno strumento per fornire abilità di vita alle persone affinché sviluppino la capacità di tutelare la propria salute formando, così, una comunità competente e solidale”. Insomma: un progetto per prevenire comportamenti a rischio purtroppo diffusi. In Polesine e Basso Polesine anche più che altrove.

 

di Martina Celegato