venerdì, 29 Marzo 2024
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Bottrighe Comune: la lotta arriverà sino all’Europa

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Bottrighe veduta aerea 1“Prima l’istanza viene definita legittima e percorribile, poi, nella sentenza finale, dopo trentadue anni, ci dicono che il Comune non si può ricostituire, anzi, ci rispondono con la solita novella, dicendoci che quando la richiesta fu inoltrata non vennero rispettati i requisiti minimi di popolazione per l’istituzione di nuovo Comune”.

Il professor Nicola Dirodi, presidente del Comitato per la ricostituzione del Comune di Bottrighe, non ci sta. “E’ l’ennesima presa per i fondelli – tuona Dirodi – oltre a risponderci dopo così tanti anni, hanno sorvolato completamente la legge speciale Scelba che noi invochiamo e che mai nessuno ha saputo dimostrare essere superata da altre leggi”.

A sostenere ora la battaglia anche l’avvocato di Noale Alessio Morosin. Si tratta di un legale davvero esperto in tematiche e in lotte di questo tipo. Lo stesso, già consigliere regionale, tra i sostenitori dell’autonomia del Veneto, è colui che seguì infatti tutte le fasi che riportarono l’autonomia del Comune di Cavallino da Venezia. Grazie a lui, che curerà la pratica gratuitamente, la vertenza sarà portata dinnanzi alla corte europea di Strasburgo.

Non solo: il suo studio presenterà, a nome dei firmatari dell’istanza, una richiesta danni contro l’eccessiva durata del processo presso la Corte d’appello di Trento. Secondo Morosin, che ha spiegato pubblicamente a Bottrighe la procedura, ci sono buone speranze che l’istanza venga accolta perché la risposta dello Stato è giunta dopo oltre trent’anni, con almeno 15-18 anni di ritardo.

La questione di Bottrighe, secondo Morosin, farà parlare molto a livello mediatico nazionale visto il numero delle firme raccolte per l’allora inoltro della pratica. “Non perdete mai la speranza – ha detto Morosin – perché Bottrighe ha tutti i titoli per lanciare una nuova sfida dal momento che l’autonomia fu soppressa illegalmente, l’unica comunità italiana con un così elevato numero di abitanti che è stata prima soppressa e poi non più ricostituita. Bottrighe non è fuori tempo – ha proseguito l’avvocato – teniamo presente che la maggior parte dei Comuni italiani non superano i mille abitanti”. “Certamente – ha concluso Morosin – se dovesse ricostituirsi dovrà consorziarsi con altre realtà. Ma il paese ha tutto il diritto di tornare ad essere un Comune autonomo”.

Il comitato quindi non si arrende, pronto ad intraprendere la nuova strada per l’Europa affinchè venga fatta giustizia. Del resto dalle parole del legale che si è assunto il compito di portare avanti la battaglia traspare non solo ottimismo, ma anche la convinzione che la situazione di Bottrighe costituisca davvero una eccezione a livello nazionale. Le speranze di ottenere una accoglienza favorevole alla richiesta di autonomia, almeno in Europa, insomma ci sono tutte.