Non avrà vinto MasterChef, ma di certo la sua vita è decisamente cambiata. Niente voli pindarici sia chiaro, ma un rinnovato entusiasmo, con tanta voglia di realizzare i propri sogni nella piena consapevolezza delle proprie potenzialità.
Carmine Giovinazzo, nonostante l’ondata di popolarità, è rimasto il ragazzo di sempre, sorridente e legatissimo alla famiglia. Ha solo deciso di parcheggiare il camion, lasciare il lavoro da camionista e gettarsi anima e corpo nella sua vera passione: la cucina e i fornelli. Dopo la partecipazione alla nota trasmissione di Sky, registrata in estate e in onda proprio in queste settimane, questi ultimi mesi sono stati per lui carichi di emozioni e cambiamenti. “L’eliminazione dal programma – racconta il trentunenne di Gioia Tauro che da quasi un ventennio ha piantato le sue radici a Cambroso e dove oggi vive con la moglie Stefania e i due figli Nicole e Samuel – mi ha dato consapevolezza delle mie qualità e mi ha spinto a dimostrare che i giudici della trasmissione si erano sbagliati. Mi sono messo così a studiare con impegno e alla fine mi sono anche diplomato all’Accademia Italiana Chef di Empoli”.
Pensare che tutto è nato un po’ per gioco, con la candidatura al programma presentata sulla spinta degli amici che frequentavano con una certa soddisfazione la cucina di casa sua. “Ho sempre cucinato e sperimentato nuove ricette – svela – ma mai avrei pensato di essere scelto tra quasi venti mila persone”.
Com’è nata una passione cosi viscerale per la cucina? “Fin da piccolo – continua – ho sempre fatto un gran casino in cucina, mischiando tutto quello c’era in dispensa. Poi ho avuto un piccolo stacco, soprattutto dopo avere scelto di lavorare invece che frequentare l’istituto alberghiero. La passione è rinata dopo la breve esperienza di cucina durante il servizio militare e con l’inizio della convivenza: finalmente avevo una cucina tutta per me nella quale ho potuto dare sfogo a tutta la mia voglia di sperimentare”.
Giovinazzo ora ha anche un proprio canale su Youtube, dove propone ricette che mescolano le sue anime, quella calabrese e quella veneta. Sta girando l’Italia facendo serate di degustazione, lezioni nelle scuole e lavorando su nuovi progetti e idee. In molti lo richiedono nelle loro cucine come personal chef. “Il programma – racconta – mi ha dato una grande visibilità. Fa piacere vedere che la gente riconosca gli sforzi e l’impegno che metti nelle tue passioni”.
Parlando di progetti a più ampio respiro Carmine non nasconde poi le proprie ambizioni. “In questo momento – dice – mi si stanno presentando tante opportunità e aprendo diverse porte. Devo solo capire bene cosa fare e scegliere per il meglio. In ogni caso tra un paio d’anni mi piacerebbe riuscire a fare qualcosa qui, nel territorio dove sono cresciuto. Magari aprire nella Saccisica un mio locale nel quale esprimere i miei piatti e metterci la mia firma. Questo sarebbe il massimo”.