La città di Cavarzere ha reso omaggio, nella mattinata di domenica 30 novembre, ai caduti di El Alamein con l’intitolazione di una piazza, precisamente il parcheggio vicino all’ala più recente del cimitero del capoluogo. L’intitolazione è stata decisa dall’amministrazione comunale che ha accolto la richiesta, sostenuta dalle associazioni d’arma locali, dei familiari di Ferruccio Voltan e Tommaso Zanaga, bersaglieri cavarzerani caduti in quella battaglia, ora sepolti nel sacrario di El Alamein.
Voltan era nato a Cavarzere nel 1914, è morto nella zona di Marsa El Amra nell’Egitto settentrionale in seguito a ferite multiple al torace e alla testa il 7 ottobre 1942. Faceva parte del Settimo reggimento Bersaglieri, del quale era anche Zanaga, coetaneo di Voltan nato a Ca’ Emo e residente a Cavarzere dal 1940, dopo il matrimonio. Come si legge nel suo atto di morte, Zanaga ha perso la vita “in prigionia a seguito di ferite riportate in combattimento il 29 ottobre 1942”. Altri cavarzerani, sopravvissuti alla battaglia, parteciparono alla ritirata e furono catturati dalle truppe alleate, trascorsero molti anni in campi di prigionia e riuscirono a tornare solo alcuni anni dopo la conclusione del conflitto, affrontando mille traversie. Voltan e Zanaga hanno lasciato mogli e figli in tenerissima età, i figli di Voltan, Luigi e Pietro, e il figlio di Zanaga, Turiddu, nella primavera del 2009 hanno potuto rendere omaggio ai loro padri recandosi al sacrario di El Alamein, grazie all’interessamento della Regione Veneto.
L’amministrazione comunale di Cavarzere ha accolto con favore la proposta di ricordare i loro cari con un gesto concreto e ha promosso quindi l’intitolazione della piazza. “Era doveroso da parte nostra ricordare i tanti soldati caduti o fatti prigionieri sul fronte africano, uno scenario poco conosciuto della seconda guerra mondiale – ha detto l’assessore alla Cultura Paolo Fontolan, in occasione della cerimonia di intitolazione – le spoglie dei nostri due soldati sono in terra d’Africa, ma forse con questa cerimonia, con cui abbiamo ufficialmente consegnato alla memoria di tutti i cavarzerani il loro sacrificio, possiamo dire che i bersaglieri Voltan e Zanaga sono finalmente tornati a casa”.
Oltre ai familiari dei due caduti, sono intervenute le rappresentanze delle associazioni d’arma cavarzerane che hanno fatto corona alla cerimonia col picchetto d’onore. Erano presenti anche il sindaco Henri Tommasi, il consigliere regionale Moreno Teso, presidente dell’associazione “I 300” che si è dedicata alla valorizzazione e alla riscoperta delle vicende del fronte africano durante la seconda guerra mondiale. Proprio questa associazione ha consentito ai figli di Voltan e di Zanaga di recarsi in Egitto, per rendere omaggio alla tomba dei loro genitori. Presente alla cerimonia anche l’ex assessore Sebastiano Bergamasco, amministratore cavarzerano nel 2009, che allora seguì con grande cura la vicenda, il sindaco dei ragazzi Nicola Sinaglia e il maresciallo Roberto Zella in rappresentanza dei Carabinieri.
di Nicla Sguotti