martedì, 6 Giugno 2023

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La musica come strumento di conoscenza

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A Cavarzere, una musica per scoprire ciò che è la propria cultura. Merito dell’associazione “Al3 Storie”, che di recente ha dato vita ad un nuovo blog territoriale e generazionale che abbraccia i comuni di Chioggia, Cavarzere e Cona e cerca di carpire il punto di vista delle ragazze e dei ragazzi dai 18 ai 25 anni. Abbiamo incontrato Marco Longhin, una delle menti del progetto, venticinquenne prossimo alla laurea in Architettura.
Raccontaci la genesi di questo video.
“Il video con Andrea Dodicianni nasce dalla mia partecipazione al progetto della Fondazione clodiense www.al3storie.it, a cui partecipano diversi ragazzi dell’area di Chioggia, Cavarzere e Cona. L’idea è quella di creare un blog che fornisca una visione del territorio in cui viviamo dagli occhi dei giovani tra i 18 e i 25 anni”.
Come si è sviluppata questa originale iniziativa?
“Durante i mesi di giugno e luglio è stato organizzato un ciclo di lezioni per imparare le tecniche di base delle cinque categorie presenti nel blog: scrittura, fotografi a, radio, disegno e videomaker. Da qualche settimana è iniziato il concorso: siamo invitati a pubblicare un contenuto alla settimana seguendo un tema dato dalla Fondazione Clodiense; successivamente tutti i contenuti potranno essere votati per tutta la settimana sul sito . Al termine delle dieci settimane i vari coach daranno dei punteggi e chi risulterà vincitore per ogni categoria vincerà 500 euro”.
E come si inserisce il video con Andrea Dodicianni in questo più ampio progetto?
“Il tema che mi era stato chiesto di trattare dalla Fondazione Clodiense era la “musica”. La mia idea era quella di presentare la musica quale strumento di conoscenza. Il linguaggio musicale per sua natura è di più facile fruizione e può essere il traino per stimolare la curiosità verso le bellezze e le ricchezze del territorio; solo dalla curiosità può nascere la conoscenza. Io sono un videomaker per passione e anche questo video è stato fatto per la passione e l’amore verso il nostro paese e l’area archeologica. Per lo stesso motivo tutti i partecipanti al video hanno accettato il mio invito. Anche la scelta di chiedere ad Andrea Dodicianni di suonare per noi è stata immediata; oltre alla grande amicizia che ci lega, ero sicuro che proponendogli il progetto del video non mi avrebbe detto di no ed infatti ha accettato subito. La mia richiesta è stata quella di un brano chitarra voce ed armonica poi è stato Dodicianni a propormi la cover di Bruno Lauzi, un’ottima proposta tra l’altro”.
Perchè la scelta è ricaduta proprio su questo luogo?
“Il luogo diventava una scelta obbligata in quanto nulla più degli scavi archeologici del nostro paese rappresenta la mancanza di curiosità e di conoscenza che purtroppo colpisce un po’ tutti. Dopo le mille polemiche sull’esistenza degli scavi e diverse campagne di banalizzazione sugli stessi, definiti addirittura con disprezzo “el ponaro de Cavarzare”, mi è sembrato interessante fare un primo passo verso la loro valorizzazione, riconoscendoli come un luogo da scoprire, in cui tutti i cavarzerani possano scoprire che il nostro paese ha delle radici ben fondate”. Le istituzioni vi hanno aiutato in questo lavoro di sensibilizzazione? “Direi proprio di sì, in quanto il progetto è stato realizzato, dopo le giuste rassicurazioni sul rispetto dell’integrità degli scavi, con il beneplacito dell’amministrazione comunale”.
Bilancio dell’iniziativa?
“Direi che sono molto soddisfatto. Il video, anche grazie ai circuiti di Andrea Dodicianni, ha avuto una buona visibilità e spero che continui ad averlo e tutto ciò possa stimolare un po’ di orgoglio e di senso di appartenenza”.

di Melania Ruggini

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Giorgia Gay
Giorgia Gay
Giornalista professionista, nata sulla carta ma con un'anima social e una passione per le web news

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