PORTO VIRO – L’ex Macello, punto di riferimento della cultura portovirese, resterà chiuso al pubblico fino a data da definirsi. Le porte che rimarranno serrate non sono solo quelle della sala Veranopolis situata al piano terra della struttura, ma anche quelle della sala prestiti della biblioteca e delle relative sale studio, frequentate quotidianamente da studenti universitari e non. A scatenare il provvedimento, che ha preso forma con un’ordinanza urgente di chiusura a firma del sindaco Thomas Giacon, la necessità di prevenire e quindi di andare ad eliminare quei “gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica” citati nel documento. Tutto ha avuto inizio dalla scelta di effettuare tre dei sei spettacoli previsti nell’ambito della rassegna teatrale portovirese nella sala Veranopolis. Una volta convocata, la commissione di vigilanza sui pubblici spettacoli ha dato esito negativo, facendo scaturire una serie di accertamenti da parte dell’amministrazione sullo stato dell’edificio. Stando a quanto confermato dallo stesso Giacon, e poi riportato nell’ordinanza di chiusura, nel periodo che va da novembre 2012 a febbraio 2013 il Comune ha ricevuto tre diversi solleciti in relazione allo stato dell’edificio. “Le verifiche hanno fatto emergere tre distinte comunicazioni – ha spiegato Giacon – due dei vigili del fuoco e una della prefettura di Rovigo con cui si sollecitava il Comune ad adempiere agli impegni presi, assecondando le prescrizioni fatte. In più, l’ordinanza del Prefetto chiedeva precisazioni sulle determinazioni mai prese per garantire l’adeguamento della struttura e la tutela della sicurezza pubblica, inibendo il Comune a utilizzarla. Le comunicazioni del 2012 e del 2013 erano indirizzate a chi oggi non c’è più e si riferiscono a fatti che solo loro sapevano. Sono venuto a sapere della questione purtroppo il giorno stesso dello spettacolo e mi sono trovato a dover scegliere se autorizzarlo, facendo finta di niente con omissione d’atti di ufficio. Ho preferito seguire la legalità”. Ecco così spiegata la motivazione dell’annullamento, in primis, delle tre date della rassegna teatrale all’ex macello e, di conseguenza, l’accessibilità all’utenza della struttura. Gli uffici comunali ubicati all’interno dell’edificio restano fruibili dai soli dipendenti attraverso un decreto che permette loro di svolgere il proprio lavoro all’interno dei locali. Nessun problema, invece per quanto riguarda la programmazione dei tre appuntamenti della rassegna previsti al palazzetto dello sport. E’ stato consegnato il rinnovo del Cpi e la commissione ha dato il nulla osta definitivo. E se gli abbonati che avevano scelto anche l’opzione prevista all’ex macello sono stati rimborsati, il Comune pare non ci abbia comunque rimesso un centesimo. “Non abbiamo firmato i contratti con Arteven e, a sua volta, Arteven non ha firmato i contratti con gli artisti quindi non è stato dato alcun anticipo”. La chiusura dell’ex macello ha previsto anche l’annullamento di “Baracca e burattini”, la rassegna di spettacoli per bambini.
di Elisa Cacciatori