venerdì, 29 Marzo 2024
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Le 23 nuove località nel miranese fra sorprese e polemiche

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nuove località MiranoMirano si fa in 23: tante sono le località che stanno facendo la loro comparsa, anche sui cartelloni stradali, per identificare i nuovi centri abitati previsti da una vecchia delibera del 2006. L’obiettivo è dichiarato: abbassare i limiti di velocità sulle strade miranesi. Ma la nuova toponomastica ha lasciato perplessi molti miranesi e creato anche qualche polemica. La trovata è presto spiegata: istituendo nuovi centri abitati il Comune è riuscito ad abbassare automaticamente il limite di velocità sulle strade interessate a 50 chilometri l’ora. E’ il codice della strada a prevederlo: con l’inizio dell’abitato, segnalato dal classico cartello bianco di paese, il limite per le auto è automaticamente fissato a 50 chilometri orari. Se si sgarra, scattano le multe, anche se l’abitato è situato lungo strade classificate finora come extraurbane.

Così, senza troppo bisogno di ordinanze e autovelox, il Comune ha aggiunto ai sei centri abitati già esistenti, ovvero il capoluogo e le frazioni, altre 23 località. I cittadini impareranno presto a conviverci, volenti o nolenti: sono state individuate ancora nel 2006, con una delibera di giunta, ma solo ora diventano realtà e stravolgono la toponomastica comunale. Si tratta per la maggior parte di borghi storici, “resuscitati” dal Comune per identificare agglomerati di case, ma nella mappa compaiono anche nuove zone industriali che non hanno nulla a che vedere con la tradizione, ma dove si è riscontrata comunque la necessità di rallentare la velocità dei veicoli.

Ecco dunque le nuove località miranesi: a Zianigo ha fatto discutere, in via Desman, l’istituzione di una “Veternigo” miranese, a cui si aggiunge anche una “Fontana”, sempre in via Desman, “Castelliviero”, “Scortegaretta” e “Desman Est” lungo le omonime vie. A Campocroce diventa località la storica borgata “Caorliega”, ma anche “Le Botti” e “Villa Lanza” lungo via Cavin di Sala, “Soranzo” e “Soranzo Ovest” in via Canaceo, “Cà Pugliero” in via Don Orione. Sempre in via Cavin, spunta la “Zona industriale Galilei” e, subito dopo, verso il centro, “Villa Maria”. All’estremo sud, tra Ballò e Vetrego, spunta la “Zona industriale Roncoduro” e c’è pure una “Borgo Zucchero”, in via Ballò, tra Ballò e Scaltenigo. Proprio a Scaltenigo, lungo via Caltana, nasce la località “Formigo” (zona Passante), verso Marano c’è invece “Trescievoli”, e “Gidoni” sarà la località sulla strada che collega via Porara con via Scaltenigo. “Case Niero” è l’abitato a sud del capoluogo, verso viale Venezia, mentre in zona ecco spuntano altre due aree industriali: “Viale Venezia” appunto e “Taglio”. Tornando nel capoluogo, nell’area degli impianti sportivi, c’è la quarta zona industriale miranese, “Saragat”, mentre a nord del comune, “Luneo”, che qualcuno in passato voleva addirittura elevare a frazione, ha finalmente visto riconosciuto almeno il rango di località.

 

Filippo De Gaspari