venerdì, 29 Marzo 2024
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“Sport sicuro”, il progetto per prevenire l’arresto cardiaco

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defibrillatore-centro-sportivo-bisNOALE – La giunta di Noale ha deciso di approvare e di aderire al progetto “Sport sicuro”: prevenzione dell’arresto cardiaco durante l’attività sportiva agonistica, non agonistica e ludico-motoria” presentato dai professionisti sanitari e dell’Ulss 13 assieme all’associazione di volontariato “Cuore Amico Mirano Onlus” ai presidenti, dirigenti e tecnici delle varie società sportive locali, oltre ai professori di educazione motoria delle scuole dell’istituto comprensivo Elisabetta “Betty” Pierazzo. L’iniziativa vuole garantire la sicurezza della pratica sportiva attraverso una serie di interventi e idee, tra cui anche la presenza negli impianti sportivi di un defibrillatore.

Ogni anno in Italia e nel mondo ci sono molte persone colpite da arresto cardiaco, che non guarda in faccia nessuno e tutti ne possiamo essere vittima, a qualsiasi età, giovani compresi. A livello statistico, spesso i casi si manifestano sul luogo di lavoro, in casa e in tutti quei posti ad alta concentrazione di individui. Per questa patologia esiste una sola terapia efficace: intervenire con un soccorso rapido entro i primi cinque minuti, con tecniche di rianimazione appropriate e l’uso del defibrillatore, che diventa l’unica possibilità concreta per salvare delle vite oltre a istruire il personale non medico su come usare questi apparecchi e, di conseguenza, intervenire. Noale ha parlato di questa ipotesi con le società sportive, valutando anche le risorse economiche, per dotare di questo strumento gli impianti più frequentati da atleti, alunni e publico, che potrebbe risultare decisivo in determinati casi.

Per questo il Comune di Noale ha chiesto all’azienda sanitaria di collaborare all’iniziativa ancora la scorsa estate, coinvolgendo anche altre associazioni. Ed è stata messa nero su bianco una convenzione firmata nei primi giorni di quest’anno. Attraverso questo documento, l’Ulss 13 autorizza il personale medico e infermieristico del Dipartimento di emergenza, a fare delle attività di formazione, oltre a dare la possibilità di effettuare dei corsi della durata di tre anni. Il luogo non è ancora stato definito, mentre le date saranno definite di volta in volta. Al termine, agli aventi diritto sarà rilasciato un attestato. Al Comune, per quanto di sua competenza, il compito di concordare con il medico la stesura del programma dell’attività e, di contro, l’Ulss 13 provvederà a fornire il materiale necessario per l’addestramento e le simulazioni. Riguardo ai costi da sostenere, il Comune darà all’azienda sanitaria 60 euro per persona istruita ma la quota è a carico di ciascun partecipante.

L’attività dei dirigenti medici dell’Ulss 13 avverrà fuori dal normale orario di servizio, mentre il Comune dovrà provvedere alla copertura assicurativa contro gli infortuni e per responsabilità civile verso terzi per i rischi legati alle prestazioni oggetti della consulenza.