martedì, 19 Marzo 2024
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Cadoneghe: turni serali dei vigili, è scontro

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Nuovi orari e turni serali per garantire la sicurezza dei cittadini. Ma chi pensa alla sicurezza di chi deve svolgere questo compito? Verte su questo, e non solo, il braccio di ferro tra vigili dell’Unione dei Comuni del Medio Brenta e l’amministrazione da cui dipendono. A rischio servizi serali, ma anche festivi o comunque straordinari. Già da qualche settimana i vigili dell’Unione (in tutto 14 agenti sul territorio dei tre Comuni di Cadoneghe, Vigodarzere e Curtarolo), sono entrati in stato di agitazione.

Hanno affidato le loro ragioni a un comunicato congiunto tra le varie sigle sindacali di appartenenza. La protesta riguarda l’ipotesi di nuovi orari e le condizioni di insicurezza in cui i turni serali e notturni andrebbero svolti. I primi segnali si erano avuti già durante le festività natalizie con la mancata presenza ai mercatini di Natale o al falò della Befana serale a Cadoneghe. La nota è stata spedita al prefetto e al presidente dell’Unione, il sindaco di Cadoneghe Michele Schiavo, da parte dei rappresentanti sindacali della Funzione pubblica di Cgil, Cisl, Uil e Diccap.

“Le motivazioni che hanno portato allo stato di agitazione partono innanzitutto dalla carenza di personale per un territorio vasto tre Comuni e comprendente 36.550 abitanti – hanno scritto i sindacati -. La sede del comando è inadeguata per dimensione e sistemazione, con una continua commistione tra le funzioni di polizia locale e i servizi scolastici, che non sono separati. Il locale della videosorveglianza potrebbe essere di facile accesso a chiunque e il locale armeria è posto in uno scantinato che si è allagato più volte”. A creare i maggiori problemi l’organizzazione dei servizi. L’amministrazione avrebbe ipotizzato di coprire i turni delle 24 ore con soli 14 uomini. Difficile, a detta degli agenti, riuscire ad andare in ferie o anche ammalarsi. Altro problema chiave: la mancanza di un collegamento a una centrale operativa. Durante il turno di notte gli agenti si troverebbero esposti a rischi, ad esempio senza poter controllare direttamente, attraverso un collegamento alla centrale, chi fermano anche solo per un normale controllo.

“C’è una carente programmazione del personale che porta all’emanazione di ordini di servizio all’ultimo momento, pur in caso di attività programmabili per tempo” concludono gli agenti di polizia nella nota. Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere comunale di Vigodarzere, Enrico Pavanetto. “Da sempre sostengo l’inadeguatezza della gestione del servizio di polizia locale nell’Unione Medio Brenta – ha sottolineato Pavanetto – che mette a repentaglio l’incolumità degli agenti, lasciati soli per strada senza mezzi adeguati”.

LEGGI LA REPLICA DEL SINDACO SCHIAVO

Nicoletta Masetto