martedì, 19 Marzo 2024
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Lavori socialmente utili per venti persone

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lavoro socialmente utileE’ un bilancio positivo quello tracciato dall’assessore ai Servizi sociali, Paola Ranzato, in merito ai risultati dei due progetti di solidarietà avviati dal Comune negli ultimi dodici mesi. Due iniziative a favore dei disoccupati, cofinanziati con la Regione e la Fondazione Cariparo in collaborazione con il Bacino Padova Sud. In tutto sono stati investiti quasi 50 mila euro a favore di una ventina di persone che hanno trovato (o stanno trovando) un’occupazione, seppur temporanea, per riuscire a far fronte alle tante difficoltà del momento.

Tutte persone impiegate in lavori di pubblica utilità, dalla manutenzione del verde pubblico alla vigilanza di spazi e sale comunali. “Le persone – ha spiegato l’assessore Ranzato – sono state segnalate dagli uffici Servizi sociali e Lavoro del Comune. Valutata l’idoneità fisica all’incarico è stata stilata una graduatoria che ha tenuto conto della composizione del nucleo familiare, dell’Isee ma anche dello stato di disoccupazione. In linea generale è stata data la priorità a chi non aveva alcun tipo di sostegno economico alle spalle”. Nelle scorse settimane sono stati selezionati anche i quattro candidati vincitori del bando per il servizio civile anziani che verranno impiegati nella gestione, custodia e vigilanza di biblioteche, sale di ritrovo, centri sociali, sportivi, ricreativi e culturali. In tutto sei mesi di lavoro per un compenso lordo di 2.400 euro.

“Anche in questo caso – ha spiegato la Ranzato – abbiamo tenuto conto della situazione familiare e del reddito. Sono tutti impegni temporanei e che non riescono a dare una risposta esauriente alla lunga lista di disoccupati in città ma perlomeno danno alle persone un modo per sostenere se stesi e le loro famiglie in modo dignitoso”. “Per quest’anno – ha concluso l’assessore – abbiamo in programma un nuovo progetto di più ampio respiro, da realizzare in collaborazione con l’assessorato al Lavoro e il coinvolgimento delle aziende del territorio”.

Martina Maniero