martedì, 16 Aprile 2024
HomeVenetoCultura e spettacoli“Silenzio”: pedofilia, giustizia, linguaggio secondo l'Accademia teatrale veneta

“Silenzio”: pedofilia, giustizia, linguaggio secondo l’Accademia teatrale veneta

Tempo di lettura: 2 minuti circa

Silenzio foto 1“…Io sto cercando la verità, l’origine del male”. Questo dichiara il giudice Montero, protagonista di “Hamelin”, parabola contemporanea che prende il nome dal famoso pifferaio. In questa ricerca di assoluto il giudice si impegna ossessivamente, mentre indaga su un caso di pedofilia. E proprio a “Hamelin”, scritto dal drammaturgo spagnolo Juan Mayorga, premio UBU 2008 come miglior testo straniero, si ispira liberamente “SILENZIO”, lo spettacolo che gli allievi del terzo anno dell’Accademia Teatrale Veneta porteranno in scena il 6 e 7 marzo alle 20.30 e domenica 8 marzo (alle 17.00) al Teatro Junghans della Giudecca (Venezia).

“SILENZIO” è il risultato di un progetto didattico diretto da Adriano Iurissevich con la collaborazione di Giuseppe Emiliani, e vedrà protagonisti Federico Bedocchi, Maria Cristina Fiorentin, Chiara Giani Tagliabue, Mattia Giordano, Milena Lonardoni, Florina Alexandra Lovin, Niccolò Pace, Emilia Piz, Giulio Santolini, Martina Testa e Stefano Tumicelli. La supervisione costumi è di Licia Lucchese.
Mayorga è tra i più autorevoli drammaturghi della nuova generazione nell’intero panorama internazionale. “Hamelin” non è semplicemente un discorso sulla pedofilia, “bensì una profondissima riflessione sulle responsabilità del mondo adulto verso i bambini, nonché sul gracile confine che separa innocenza e colpevolezza, giustizia e giustizialismo, bene e male e sui meccanismi di costruzione del capro espiatorio in un mondo in cui …tutti vogliamo sentirci innocenti…e ognuno si fabbrica verità ad uso personale e autoassolutorio – continua Iurissevich -. Presentare questo testo all’interno di una scuola di teatro, al di là della complessa e azzardata sfida interpretativa proposta agli allievi attori, è un invito a loro stessi, attori culturali del domani, a rappresentare e mantenere presenti e vivi nella società quei valori etici che sono origine, fondamento e motivazione del Teatro”.

L’ingresso è libero. I posti sono limitati, si consiglia la prenotazione.

Le più lette