E’ la prima volta che accade: sulla strada statale che percorro tutti giorni è comparso un mega poster con immagini rassicuranti di medici e una scritta che sostiene la bontà delle vaccinazioni.
Accade per la prima volta perché sono sempre di più le famiglie che decidono di non vaccinare i propri figli in età pediatrica.
Le vaccinazioni in Veneto non sono più un obbligo ma una scelta grazie alla legge regionale n.7 del 2007. E se possono scegliere, molti genitori cercano di farlo informandosi meglio che possono sulla bontà o meno dei vaccini. Alcuni decidono di non vaccinare i propri bambini.
I medici ritengono la scelta di non vaccinare molto pericolosa sia per questi bambini che per l’intera comunità. Le malattie insidiose – dicono – non sono scomparse come sembrerebbe. Se in Italia non assistiamo più a vaste epidemie è solo grazie alle condizioni sanitarie in cui viviamo e alle vaccinazioni. Ma se il numero delle persone vaccinate diminuisse drasticamente, sottolineano i direttori sanitari, alcune malattie come il morbillo potrebbero diffondersi nuovamente nel nostro territorio.
Secondo i medici le persone che non vaccinano i propri figli sono spaventate da una vera e propria campagna anti-vaccinazioni che circola in modo virale sul web e diffonde false credenze che potrebbero rivelarsi estremamente pericolose per la salute pubblica.
I genitori che non vaccinano i figli, però, dicono che non sono disposti a rischiare gli effetti collaterali che il vaccino potrebbe avere sul proprio figlio.
I genitori che ci hanno pensato e poi hanno vaccinato i bimbi, al contrario, sostengono che non sono disposti a rischiare la vita del proprio figlio che, senza vaccini, resterebbe esposto a malattie pericolose.
Non è facile schierarsi e decidere chi ha ragione o chi ha torto. Il legislatore veneto ha ritenuto nel 2007 di lasciarci liberi di scegliere. Avrà valutato i rischi che denunciano i medici? E se sì, perché, dunque, tanta preoccupazione se qualcuno decide di non far uso dei vaccini?