Fa discutere la decisione di trasferire le attività del Centro territoriale permanente, l’istituto per la formazione degli adulti, dalla scuola media Davila alla primaria Boschetti Alberti. Per fare chiarezza il vicesindaco e assessore alla Scuola, Lucia Pizzo e il dirigente scolastico, Caterina Rigato hanno inviato una nota esplicativa ai genitori dei ragazzi ricordando che il Ctp è una realtà presente sul territorio da molti anni e che la decisione di trasferirlo è stata presa di concerto tra il Comune, gli organi collegiali della scuola, i docenti e la dirigenza del Ctp.
“Non vi è alcuna promiscuità di spazi – spiegano – ma le classi dei bambini saranno tutte al piano terra, con una collocazione più opportuna per la didattica. Ci sarà uno spazio dedicato e riservato agli adulti che utilizzeranno aule e servizi igienici esclusivamente al piano superiore ed entreranno nell’edificio dall’entrata laterale”. “Lo spostamento delle aule al piano terra (che ospiterà due classi terze e una quinta) – aggiungono – sarà più funzionale anche per i disabili. Inoltre le aule saranno dotate di lavagne Lim (lavagna interattiva multimediale)”. “L’amministrazione comunale – fanno presente – ha finanziato anche l’adeguamento impiantistico di un’aula al piano superiore in cui verrà realizzato, con i fondi del Ctp, un innovativo laboratorio di informatica che potrà essere utilizzato anche dagli alunni della scuola primaria in orario antimeridiano a seguito di apposita convenzione che ne regolerà l’uso”.
“Attualmente – ricordano – gli alunni della scuola primaria non possono usufruire del laboratorio informatico al piano terra in quanto del tutto obsoleto e situato in un’aula molto piccola”. Lo spostamento delle attività del Ctp alla scuola primaria avverrà non appena saranno ultimati i lavori di predisposizione delle aule. “Qualsiasi eventuale problematica – concludono il vicesindaco e il dirigente – sarà certamente monitorata dalle docenti al fine di prevenire possibili disagi”.
Polemizzano i consiglieri della Lega e civica Forza Piove: “Si è creata una logica e comprensibile preoccupazione che si sarebbe potuta evitare se la circolare esplicativa del Comune fosse arrivata ben prima di marzo”. “Il Comune – fanno notare – aveva stabilito questo trasferimento con una delibera di giunta nel mese di settembre, possibile non ci sia stato modo e tempo di informare adeguatamente i genitori interessati dell’ iniziativa?”. “Ad ogni modo – concludono – vigileremo con attenzione perché le premesse non sono per niente positive”.
di Martina Maniero