Il Delta del Po è finalmente entrato a far parte del patrimonio Unesco, inserito tra le riserve della biosfera. Un esito che se da una parte è senza alcun dubbio una notizia profondamente positiva per il nostro territorio, dall’altra pone ancora una volta l’accento sulla necessità di portare avanti un percorso di integrazione dei due parchi regionali, quello veneto e quello emiliano, nei quali al momento è suddivisa l’area. Una questione che sta molto a cuore al deputato polesano Diego Crivellari. “Ora la sfida – spiega il parlamentare – è dare concretezza a una idea di parco interregionale, che finalmente metta assieme e unisca ciò che è diviso unicamente da un punto di vista amministrativo, ma che nella sua completezza racchiude quella biodiversità e quella caratteristica naturalistica che rende internazionalmente unico questo territorio. In più occasioni attraverso l’attività parlamentare ho sostenuto e sto sostenendo la necessità di un parco interregionale che metta insieme appunto la parte di delta emiliano e quello veneto”. Infine, una riflessione sulla vocazione dell’area protetta. “ La difesa dell’ecosistema del Delta del Po – chiude Crivellari – non può prescindere anche da una sua valorizzazione, da un volano anche economico che renda appunto sostenibile un’economia a forte vocazione turistica e naturalistica”. Per questo motivo, a maggio si sta preparando una iniziativa, appunto nel Delta del Po, che dovrebbe coinvolgere anche il ministro per i Beni ambientali e culturali Dario Franceschini.