giovedì, 28 Marzo 2024
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Mendicanti al mercato di Mirano, Tomaello: “Non date l’elemosina”

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mercato“Non date soldi a chi chiede l’elemosina al mercato”. Chiudere i rubinetti al racket della questura: questo l’appello lanciato dal vicesindaco Annamaria Tomaello (Udc) dopo il vero e proprio assalto di mendicanti registrato negli ultimi tempi al mercato settimanale del lunedì. Fenomeno difficile da arginare, nonostante i controlli, e così Tomaello chiede prima di tutto la collaborazione dei cittadini. “Serve il contributo di tutti – spiega Tomaello – sappiamo che dietro questa pratica c’è il racket, ogni cittadino al mercato può fare la sua parte. Come? Dando meno monetine e più pane. Servirà a tutti noi per vedere chi è davvero bisognoso.Infatti, chi viene sfruttato dal racket non accetta aiuto, vuole solo denaro, chi invece ha davvero fame accetterà volentieri un panino invece dell’euro”.

Secondo Tomaello il lunedì al mercato la situazione è diventata pesante: alcuni ambulanti si sono perfino rivolti al Comune per lamentarsi della presenza costante di elemosinanti, in pianta stabile, davanti al loro banco. Chiedono la monetina, a volte con insistenza, alla gente in attesa di essere servita. Spesso alcuni clienti desistono e lasciano la fila senza fare acquisti, indispettiti. Così gli ambulanti perdono clienti, come se non bastasse la crisi dei consumi. “Abbiamo chiesto in più modi di lasciarci in pace – spiega il titolare di un automarket di rosticceria – siamo arrivati perfino a offrire loro un pollo arrosto pur di andarsene, ma lo hanno rifiutato”. “Non accettano la carità, vogliono soldi, e spesso questo danneggia gli affari degli ambulanti – precisa Tomaello. Per questo dico ai cittadini: smettete di dare la monetina solo per evitare fastidio, e se proprio volete aiutare queste persone, lasciate loro un panino o una mela appena comprata al mercato. Ognuno potrà subito rendersi conto se cercano aiuto o altro”.

In passato un appello simile era arrivato anche da alcuni parroci del Miranese, che avevano invitato i fedeli a non lasciare l’obolo all’uscita della messa, ma a destinarlo piuttosto alla Caritas per opere di assistenza e carità. Stessa cosa per chi visita i propri cari al cimitero. “Dobbiamo evitare di alimentare il sistema illegale che non guarda al bisogno reale delle persone, ma al loro sfruttamento – conclude Tomaello. E lo dico con un occhio di riguardo soprattutto a chi è sfruttato: se anche il mercato smette di essere fonte di guadagno per le organizzazioni, forse riusciremo ad estirpare questo odioso fenomeno e aiutare realmente le persone bisognose prima, poi anche il commercio ambulante e quindi una convivenza pacifica al nostro mercato. Per fare questo serve però la collaborazione di tutti”. In passato Tomaello era stata promotrice, insieme alle forze dell’ordine, anche della campagna antiscippo al mercato, che aveva previsto l’apposizione di cartelli tra i banchi, con scritte le buone regole per evitare borseggi o furti durante gli acquisti.

 

di
Filippo De Gaspari