Una truffa sull’asse Rovigo – Lecce. E’ di questo che parla la querela presentata nella questura pugliese da una donna di 56 anni, divorziata e disoccupata. Nel documento spiega che, in cerca di lavoro, aveva deciso di aderire all’offerta di una agenzia di formazione che ha sede in Polesine, frequentando un corso di pasticceria artigianale. Nessun problema per la parte teorica, con i testi recapitati come promesso. Per la parte pratica il corso (pagato in tutto poco meno di 2500 euro) prometteva la “frequenza” in pasticcerie convenzionate nei dintorni. La 56enne ha però lamentato che in nessuno dei laboratori indicati ha trovato la benché minima disponibilità ad accoglierla. Né tantomeno le sono stati restituiti i soldi.