Il litorale del veneziano è tra i punti di richiamo più importanti del turismo Veneto. Le aree di Jesolo, Caorle, Eraclea, il Lido di Venezia, Bibione e Sottomarina richiamano da sempre milioni di turisti e quest’anno, grazie anche al traino Expo 2015, le possibilità di far andare alla grande il settore sono anche maggiori. Quest’anno oltre alla solita invasione di turisti tedeschi e austriaci, ma anche francesi e russi, nel litorale è in arrivo in maniera massiccia, per la prima volta, una forte ondata di turisti elvetici. Il motivo è collegato alla svalutazione dell’euro nei confronti del Franco Svizzero.
A Cavallino Treporti gli svizzeri erano aumentati già la scorsa estate del 5 per cento circa, e aumenteranno ancora. Gli operatori hanno però un imperativo. Trattenere i turisti nel Veneziano in modo che non proseguano ad esempio verso le spiagge di Slovenia e Croazia. “Dobbiamo fare in modo che i turisti – spiegano – si fermino e non proseguano verso la Croazia a causa del cambio favorevole. Loro amano le nostre località e siamo certi che avremo interessanti sorprese nel corso dell’estate su tutta la costa veneziana”. E proprio dal turismo arrivano segnali di ripresa che in altri settori sono ancora non del tutti chiari. “Arrivano segnali positivi dal turismo – spiega per Apindustria Pierorlando Roccato – ma la piccola e media impresa sul litorale sta soffrendo ancora. I dati ci dicono che aumenta dell’8 per cento il turismo, anche se diminuisce la presenza giornaliera, dai 5 ai 7 giorni, e calano i contratti a tempo determinato del 3 per cento. Di conseguenza l’occupazione. Nel commercio si registra una profonda crisi con chiusure che vanno dal 2,5 al 3 per cento, in diffi coltà anche l’artigianato e il manifatturiero, dal 2010, con una chiusura di aziende del 5 per cento”. Per Apindustria è evidente che “occorre rendere appetibile il territorio creando eventi culturali che possano interessare anche ai turisti dell’entroterra. In queste realtà le potenzialità sono notevoli. Inoltre bisogna promuovere il nostro territorio in Europa e avere una stagionalità dagli otto ai dieci mesi”.
Intanto sia sul litorale nord che su quello sud (Chioggia e Sottomarina) si concentreranno tanti eventi estivi aggregativi che aiuteranno non poco gli operatori a catturare turisti, giovani e famiglie. Nelle scorse settimane però, non sono mancate le polemiche a Sottomarina per l’esclusione della spiaggia dalla Bandiera Verde quella assegnata cioè alle spiagge a misura di famiglia e bambini. Per il 2015 quindi la Bandiera Verde che è appena stata assegnata a cento località marinare d’Italia con 18 nuovi ingressi, su indicazione dei pediatri, non sarà a Sottomarina che da sempre si considera la spiaggia delle famiglie. Tra i requisiti necessari della Bandiera Verde: i fondali bassi, la presenza di spiagge di sabbia, di giochi per bambini, di strutture attrezzate, del servizio di salvataggio, di locali come bar, gelaterie, ristoranti. Gli operatori hanno lamentato che sono stati fatti sforzi importanti per poter adeguare a queste richieste le spiagge e quindi in un certo senso la sorpresa per l’esclusione è doppia. “Le qualità della sabbia sono chiare – spiegano gli operatori- l’ampiezza del litorale, la gradualità dei fondali, insieme ai tanti investimenti fatti per ammodernare, migliorare gli standard degli stabilimenti e dotarli di attrezzature proprio per lo svago dei più piccoli. Speriamo rivedano quella decisione. La Bandiera verde è un riconoscimento a cui le famiglie straniere tengono in modo particolare”. Intanto se il litorale rappresenterà in estate un momento di traino per il turismo, continuerà ovviamente ad essere Venezia la città principe in tema di richiami di visitatori da tutto il mondo. A Venezia poi si affiancheranno i percorsi legati alla Riviera del Brenta e anche del Miranese ribattezzata la “Terra dei Tiepolo”.