C’è anche il Delta del Po tra i siti naturalistici italiani che ieri, a Parigi, il Consiglio di coordinamento internazionale del programma Mab (Man and Biosphere) dell’Unesco ha iscritto nella lista delle Riserve di Biosfera considerate uniche al mondo, insieme all’Appennino Tosco-Emiliano e al sito Alpi Ledrensi e alla Judicaria. L’iscrizione del sito polesano, insieme agli altri, è stata approvata all’unanimità, ed è stata motivata dagli esperti dell’Unesco come “un’identità unica e un patrimonio estremamente significativo di biodiversità”.
Una notizia che rappresenta un risultato importante, a livello internazionale, in ambito ambientale, e che, secondo il Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti, “riconosce la capacità delle comunità locali di saper trovare il giusto equilibrio tra uomo e natura, valorizzando l’insieme delle risorse umane, naturali, culturali, paesaggistiche e produttive presenti sul territorio”.
Per il Governatore del Veneto Luca Zaia, che ha seguito l’iter per il riconoscimento sin dall’inizio, non c’erano dubbi che “mancasse solo l’ufficializzazione che attestasse l’importanza e il fascino di uno dei parchi deltizi più interessanti d’Europa. Confermo il nostro impegno a salvaguardare e a valorizzare il territorio di cui anche la comunità polesana, che da un attento e compatibile sviluppo culturale e turistico, può trarre irrinunciabili benefici”.
Ad oggi sono 15 complessivamente i siti italiani presenti nell’elenco delle eccellenze dell’Unesco.