mercoledì, 24 Aprile 2024
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Enel, i dipendenti protestano: “Non abbandonate il Polesine”

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IMG-20150629-WA0006I dipendenti Enel, in sciopero nella mattinata del 26 giugno, hanno manifestato pacificamente distribuendo volantini agli automobilisti che transitavano lungo la strada statale Romea, all’altezza del centro commerciale il Prisma di Porto Viro. Una manifestazione che ha provocato rallentamenti al traffico veicolare all’arteria stradale e ha visto in prima fila il sindaco Claudio Bellan e le rappresentanze sindacali, che insieme al corteo dei lavoratori Enel si sono poi spostati per il comizio finale, nella vicina piazza Matteotti. A far parte dei manifestanti Giorgio Cecchelin, segretario generale Cisl Flaei Veneto, Virginio Celin coordinatore regionale settore elettrico Uilcem, Stefano Facin segretario generale del Veneto Cgil, Fulvio Dal Zio segretario provinciale della Cgil. ”Si tratta di una civile dimostrazione per porre l’attenzione alla desertificazione del tessuto economico del territorio – affermano in maniera unanime le rappresentanze sindacaliste – e con la quale chiediamo chiarimenti sull’agire di Enel per evitare questa ‘deportazione’ dei dipendenti della centrale di Polesine Camerini. Si dovevano trovare altre soluzioni percorribili e per questo chiediamo che Enel rispetti gli impegni presi, investendo nel nostro territorio. Il Veneto non è il territorio solo del prosecco e del turismo”. ”Chiediamo che Enel non abbandoni il nostro territorio – afferma Andrea Moscatoba, segretario aggiunto Cisl di Padova e Rovigo – perché ci lascia tanti problemi e difficoltà. Con questo suo agire, Enel impoverisce la nostra area orfana di iniziative industriali e di servizi. Non è possibile non avere garanzie da parte di Enel, che ad oggi si dimostra sorda e insensibile alle nostre richieste, perché gli effetti negativi ricadono anche su tutte quelle imprese che lavorano come indotto:lavoratori e lavoratrici delle mense, delle pulizie, della vigilanza, della logistica e della manutenzione”. “Chiediamo un tavolo istituzionale su questa partita – ha affermato il sindaco di Porto Tolle Claudio Bellan, in prima fi la durante la dimostrazione pacifica sulla Romea – dove la regione del Veneto, deve fare la sua parte “. “Dove le promesse (si legge nel volantino) vengono così riassunte: 2013 ‘Si avvierà un progetto per la realizzazione di una centrale a biomassa’, dicembre 2014 ‘Garantiamo che questo sito rimarrà a vocazione industriale’; febbraio 2015 ‘Stiamo elaborando un progetto che possa essere compatibile con il territorio; marzo – giugno 2015 ‘Stiamo valutando delle proposte di utilizzo dell’area per fi ni turistici, giostre, alberghi, musei, eccetera’.Questo è il risultato finale di un percorso iniziato nel 2004, Regione, se ci sei batti un colpo, l’Enel da parte sua lo ha già battuto, ci ha licenziati o allontanati”. Già dal mese di Luglio, sono stati diversi i lavoratori spostati in altre sedi Enel e nel prossimo futuro altri dipendenti seguiranno le stesse sorti mentre a breve, comincerà lo smantellamento della centrale. A presidiare la manifestazione ingenti forze di polizia. Il tutto comunque si è svolto in maniera assolutamente pacifica, senza alcun tipo di problema.