venerdì, 29 Marzo 2024
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Nuove terapie per la cornea: il Cross Linking

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Close-up of woman putting on contact lens

Il Cheratocono è una patologia degenerativa della cornea caratterizzata da un progressivo cedimento strutturale. La cornea, piccola cupola trasparente posta davanti all’iride, tende a sfiancarsi creando un astigmatismo irregolare. Nei primi stadi della malattia è ancora possibile la correzione con occhiali, ma presto il paziente deve utilizzare lenti a contatto o sottoporsi ad un intervento chirurgico.

Le lenti a contatto per questi pazienti erano inizialmente rigide poi negli anni hanno subito miglioramenti di forma e materiale. Esistono anche opzioni gemellate ossia lenti morbide con un alloggio per una lente gas permeabile. A prescindere comunque dalle varie soluzioni contattologiche, esiste da ormai 15 anni un nuovo importante trattamento chiamato “Cross Linking”. Questa procedura consiste nel ricoprire la cornea con vitamina B2 ed esporre poi la cornea stessa ad una particolare luce ultravioletta. La combinazione di luce e vitamina, realizza un aumento di legami “crociati” all’interno della struttura corneale. In parole povere si irrobustisce la trama collagene e si blocca (o si riduce) la tendenza al cedimento strutturale.

Ovviamente l’importanza e l’efficacia di questo trattamento è massima quando è effettuato su cheratoconi classificati di primo e secondo grado, in quanto, trattandosi di forme lievi, è ancora possibile una buona correzione con occhiale. Se quindi noi irrobustiamo la cornea appena questa manifesta il problema, la stabilizziamo ed evitiamo che il progredire della malattia ci porti a dover effettuare un trapianto di cornea! E’ quindi intuitivo che questa procedura, quasi scevra da effetti collaterali, va effettuata quanto più precocemente possibile. In alcuni casi particolari, quali cheratoconi di vecchia data portatori di lenti a contatto, ha comunque un senso effettuare il cross linking, qualora il paziente rifiuti l’idea di un trapianto di cornea e desideri continuare con le lenti. Una volta effettuata questa procedura di rinforzo, nei cheratoconi di 2° o 3° è possibile inoltre migliorare la forma della cornea con un particolare trattamento laser detto Link Topoaberrometrico (Primo trattamento effettuato a livello mondiale da Camellin nel 2002).

Con questa procedura noi possiamo “limare” l’apice del cheratocono con un particolare laser che così facendo elimina o riduce le aberrazioni che rendono difficile e poco efficace la correzione con occhiale. Non possiamo con questo trattamento togliere l’uso dell’occhiale, ma possiamo ridurlo in termini di pesantezza ed aumentare la capacità visiva del paziente. Il miglioramento inoltre riguarda la qualità della visione specialmente in condizioni di scarsa lumonosità! Ovviamente non si può generalizzare il risultato, trattandosi di occhi con caratteristiche di forma molto differenti da un caso all’altro. E’ comunque importante trasferire il concetto che un cheratocono iniziale deve essere bloccato precocemente e non semplicemente corretto con lenti a contatto e che in alternativa od in complemento, dopo che è stato trattato con Cross Linking, è possibile un trattamento laser migliorativo per la vista. In definitiva queste nuove procedure, Cross linking e Link Topo-aberrometrico, permettono ad un cheratocono iniziale di allontanare od evitare la necessità di un trapianto di cornea.

Dott. Massimo Camellin:
Via Dunant, 10 – Rovigo
tel. 0425 411357
mail: segreteria@sekal.it
web: www.lasek.it

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