venerdì, 29 Marzo 2024
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Alimenti gluten free: cosa ne sappiamo realmente?

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alimenti-senza-glutineLa produzione di alimenti senza glutine non è iniziata da pochi anni, ma negli ultimi la quantità dei prodotti reperibili a scaffale è esponenzialmente aumentata soprattutto nella GDO. Tale crescita vertiginosa è dovuta all’aumento di domanda da parte del consumatore in particolare dalle
persone affette da celiachia e l’industria alimentare cerca di proporre a tali consumatori un’ampia gamma di prodotti sempre più accattivanti prestando particolare attenzione al gusto e alla consistenza.

Dottori cos’è la celiachia?

La celiachia è una intolleranza permanente al glutine, proteina presente in alcuni cereali. L’esposizione a tale protei- na causa una reazione infiammatoria che provoca un’atrofia dei villi dell’intestino tenue. Ciò causa un mal assorbimento delle sostanze nutritive. L’unica terapia possibile al giorno d’oggi è un’alimentazione priva di glutine. Da non confondere con la cosiddetta “gluten sensivity” o “sensibilità al glutine”, una patologia che riguarda persone che soffrono di disturbi intestinali legati all’assunzione di glutine. Ciò si verifica in genere in soggetti che soffrono di infiammazioni intestinali come il colon irritabile.

Quali sono gli alimenti contenenti glutine e quali no?

Gli alimenti con glutine sono tutti quelli contenenti cereali come grano, segale, orzo, avena, farro, grano khorasan (Kamut®), spelta, triticale, i loro ceppi ibridati e loro derivati, con alcune eccezioni quali sciroppo di glucosio, destrosio, maltodestrine, alcol derivato da cereali ecc., poiché questi prodotti non contengono glutine residuo. I cereali non contenenti glutine sono: riso, mais, grano saraceno, amaranto, manioca, miglio, quinoa, sorgo, teff.

Gli alimenti senza glutine sono riconoscibili dal classico simbolo della spiga barrata?

Si ma non solo. Gli alimenti senza glutine recanti questo simbolo in etichetta sono quelli inseriti e registrati all’interno di un organismo, l’AIC (associazione italiana celiachia) che li configura appunto con una spiga barrata di colore rosso, ma ci sono alimenti senza glutine che, anche se non inseriti all’interno dell’associazione, recano la scritta “gluten free” e, per essere fregiati come tali, devono comunque essere registrati ed inseriti all’interno di un elenco presente nel sito del Ministero della Salute accessibile a tutti. Invitiamo i consumatori a leggere bene le etichette, in particolar modo la lista degli ingredienti. Gli allergeni, in questo caso i cereali contenenti glutine, se presenti, devono essere messi in evidenza rispetto agli altri della lista (in grassetto, sottolineati o riportati dopo la lista seguiti dalla dicitura “allergeni:”) secondo il nuovo Reg. UE 1169/11.

I prodotti gluten free sono anche buoni?

Certo, per produrre alimenti gluten free, in questi ultimi anni, all’industria alimentare non basta solo scegliere ingredienti di base privi di glutine, ma formula attentamente il pro- dotto affinché il suo sapore, la texture, la durabilità, il valore nutrizionale e la varietà di gamma permettano al consumatore celiaco di usufruirne al meglio. Invitiamo però i consumatori non celiaci, se volessero acquistare per curiosità questo tipo di prodotti, di non abusarne in quanto non ne hanno bisogno. Un’alimentazione priva di glutine è salutare solo per gli intolleranti, allergici al glutine o sensibili verso questa sostanza.

Dott.ssa Marta Ciriani – Tecnologo alimentare
Dott. Gianluca Rosati – Medico veterinario
Poliambulatorio San Martino – Via Carrarese 66 – Piove di Sacco (Pd) – Tel. 0499703406

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