Escalation di atti vandalici contro i beni pubblici in città. Tra sporcizia e danneggiamenti dilaga il degrado. Sta degenerando a vista d’occhio, nelle ultime settimane, la situazione dei beni pubblici, abbandonati al loro destino. E il progressivo abbassamento del senso civico, che pare ineluttabile, è ormai tangibile.
Panchine del lungolaguna imbrattate e ricoperte di feci, parco giochi del Lusenzo completamente distrutto, contenitori per le immondizie sradicati, sporcizia ovunque: un vero e proprio sfregio che offende tutte le persone che hanno ancora un po’ di senso civico. Molti anziani, se interpellati sul tema, ricordano i vecchi tempi, quando l’educazione era affar serio e chi non rispettava le regole veniva punito a suon di bastonate. Adesso i giovani, per uniformarsi al gruppo e per non essere da esso esclusi, mettono invece alla prova la loro temerarietà, il loro “coraggio”, la loro veemenza, la loro sfacciataggine testando il proprio grado di inciviltà: più si adeguano a comportamenti errati e più, allora, si sentono leader, superiori, e quindi “capaci” di affrontare la vita.
L’esatto opposto di quello che dovrebbe essere. Accade così che quello che appartiene a tutti deve essere disprezzato e distrutto, con la consapevolezza che, alla fine, non si verrà puniti per le azioni improvvide ma, anzi, si verrà “ben visti” dagli altri componenti del gruppo, generando così un circolo vizioso terribile. La foto di un anziano seduto su una panchina imbrattata, e con i resti di una festa alcolica alle sue spalle è emblematico. Bicchieri rossi abbandonati per terra, con le bottiglie di superalcolici a fare da contorno. Tutto lì, rigorosamente abbandonato. E se a qualche membro di quella “santa” compagnia fosse balzato in testa il più remoto barlume di responsabilità, ancor prima che di senso civico, sarebbe probabilmente stato escluso dal gruppo (non si sarebbe uniformato al comportamento generale). Quindi nessuno si è fatto scrupoli: tanto qualcuno, in futuro, avrebbe pur pulito quella schifezza.
Ma, se il giorno dopo avessero ripetuto la festicciola, e se nessuno fosse passato a pulire, probabilmente avrebbero inveito contro i servizi pubblici: era loro dovere pulire… Se passiamo alla passeggiata del Lusenzo, il degrado è un pugno all’occhio. Il piccolo parco giochi, a pochi passi dalla pista rosa, come testimoniano le foto del blog Chioggiazzurra, sembra un percorso di guerra. Giostre distrutte, imbrattate, ricoperte di immondizia di ogni tipo, cestini rovesciati e lì da chissà quanto tempo: uno squallore deprimente che la dice lunga, molto lunga, sul grado di inciviltà presente nel territorio. I chioggiotti, ormai, segnalano in maniera esasperata simili situazioni di degrado, continuando a chiedere che le istituzioni adottino azioni repressive più incisive. Ma sembra che la mano pubblica sia in grado di dare regole ma non riesca, a conti fatti, a farle rispettare.
di
Andrea Varagnolo