venerdì, 29 Marzo 2024
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Monselice, Miazzi: “Indagine sanitarie? Una beffa per i cittadini”

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cementificio“Indagine epidemiologica? Una beffa per i cittadini di Monselice”. A dirlo è Francesco Miazzi che va all’attacco sulla recente indagine avviata per valutare lo stato di salute dei cittadini di Ospedaletto Euganeo ed Este. Lo studio è stato commissionato da diversi enti e nei presupposti scientifici si prendono in considerazione i potenziali effetti degli inquinanti rilasciati da discariche e siti di compostaggio, traffico pesante, cementifici e allevamenti intensivi sulla salute umana.

Per ognuna di queste fonti si evidenziano le caratteristiche emissive e le risultanze emerse da altri autorevoli studi epidemiologici. Un recente documento stilato dall’Ulss 17 ha confermato un collegamento statistico tra presenza di cementifici e periodi di malattia dei bambini: “Studi epidemiologici hanno inoltre evidenziato – si legge nel documento – che vivere in prossimità di un cementificio è associato a sintomi irritativi, in particolare delle mucose degli occhi e dell’apparato respiratorio, sia negli adulti che nei bambini, e a un aumento del rischio di parto prematuro. Una recente indagine epidemiologica, condotta dal nostro gruppo di ricerca sui bambini che vivono in prossimità del cementificio di Fumane (Verona), ha evidenziato un’associazione statisticamente significativa tra i livelli di PM10 e le assenze scolastiche”.

Per Miazzi quindi, l’ultima indagine commissionata doveva includere anche Monselice. “Ci lascia basiti il fatto che l’indagine epidemiologica escluda il nostro territorio – ha commentato Miazzi – da noi rimane in funzione l’unico cementificio, peraltro autorizzato all’uso di rifiuti speciali come sostitutivi delle materie prime. Per anni senza una centralina di rilevamento (quella nuova è sempre annunciata ma ancora non sono nemmeno avviati i lavori), per anni controlli blandi e saltuari sui cementifici, per anni tutti a negare che l’inquinamento, gli odori acri, i problemi di salute tra i lavoratori e la popolazione non esistevano e ora anche la beffa di essere esclusi da questa indagine epidemiologica”. Miazzi non risparmia una critica al sindaco, ma in generale al consiglio comunale: “Un consiglio comunale responsabile dovrebbe pretendere l’estensione dell’indagine che ricordiamo è stata pagata con i soldi di tutti i cittadini, compresi quelli di Monselice”.

 

di
Emanuele Masiero