Il nuovo museo della Cattedrale di Adria รจ stato uffi cialmente inaugurato il 3 ottobre, alle 10,30 con la benedizione del vescovo Lucio Soravito de Franceschi. Situato nei locali annessi alla Chiesa di San Giovanni con entrata da piazzetta Campanile, ha lo scopo di presentare al pubblico una documentazione preziosa della storia di fede della Cattedrale, costituita da materiali lapidei, suppellettili e arredi liturgici. Se certa non รจ la data di fondazione della diocesi di Adria, che la tradizione affida a SantโApollinare vescovo di Ravenna sul finire del II secolo, indubbia รฉ lโimportanza di questa nel contesto storico-culturale del Veneto e centrale รจ il ruolo della chiesa cattedrale, oggetto nei secoli di molteplici trasformazioni e adattamenti.
โEโ la realizzazione di un sogno, il compimento di un progetto partito nove anni fa e oggi porta a dar vita al Museo della Cattedraleโ, ha commentato lโarciprete monsignor Mario Furini. A curare il progetto: Nicola Azzi, progettista e direttore dei lavori, John Volpato e Sebastiano Trevisan con la ditta Marcelloeventi Srl per la progettazione e lo sviluppo dellโallestimento e degli spazi multimediali, Aldo Rondina per il supporto al comitato scientifico. Merito della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo la realizzazione del progetto, che ha generosamente finanziato lโopera.
Ambienti che il tempo aveva trasformato in depositi avranno una nuova visibilitร e un nuovo ruolo, la cui funzione sarร di arricchire i contenuti ora sono aperti al pubblico. Il percorso procede verso lo spazio che raccorda il fondo della chiesa con la cattedrale. Un grande volume fatto di mattoni faccia vista, che permette di scoprire la struttura dellโedificio dal livello del piano terra fino alla sua copertura. Nellโaffrontare lโallestimento, si รจ voluto costruire un spazio in cui questa storia fosse finalmente accessibile, consentendo al visitatore di ricostruire le vicende nel loro luogo naturale e creare il giusto ambiente, perchรฉ il tesoro della cattedrale, non troppo differente dalle altre collezioni di oggetti sacri di analoga provenienza, trovasse un modo efficace di farsi conoscere senza apparire soltanto uno sfoggio di argenteria. Il museo รจ stato concepito come qualcosa di coinvolgente, sentimentale, istruttivo ed educativo, unโesposizione viva con la quale il visitatore puรฒ interagire. Infatti sono stai allestiti diversi sistemi tecnologici.