martedì, 16 Aprile 2024
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Norme e tributi: novità nel redditometro 2015

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redditometroAbbonamenti alle Pay Tv, soggiorni alle Terme o in una Spa, Trattamenti in centri di bellezza ecco alcuni dei nuovi parametri (100 in tutto), che compaiono nel Redditometro 2015 (pubblicato in G.U. n.223/25.09.2015), lo strumento di accertamento utilizzato dall’Agenzia delle Entrate per scoprire chi ha un tenore di vita superiore rispetto al reddito dichiarato. Il decreto, oltre a contenere le tabelle aggiornate delle spese ritenute rilevanti dal Fisco, prevede che la loro applicazione sarà retroattiva e riguarderà gli accertamenti già a partire dall’anno 2011.

Il nuovo decreto si era reso necessario sia per “adeguare l’accertamento sintetico al contesto socio-economico mutato nel corso dell’ultimo decennio, rendendolo più efficiente e dotandolo di garanzia di contraddittorio per il contribuente” che, e soprattutto, per recepire le osservazioni del Garante della Privacy contro l’accertamento induttivo relativo a tutte quelle spese che, non potendo essere direttamente conosciute dal Fisco, non potevano costituire uno strumento idoneo all’accertamento fiscale da eseguire sul contribuente. In tale nuova ottica, quindi, la ricostruzione induttiva potrà applicarsi solo ad un ristretto numero di spese: fitto figurativo, acqua, condominio, manutenzione abitativa, ricambi per auto, moto ecc., mentre verranno escluse dalla base per l’ accertamento induttivo le voci di spesa relative ad alimentari, bevande, abbigliamento, calzature, elettrodomestici, arredi e, in genere, a tutti gli acquisti che, prima, venivano attribuiti al contribuente in base alla media ISTAT rapportata alla tipologia del nucleo familiare.

In altre parole: nel caso in cui la differenza tra le entrate dichiarate dal contribuente e le uscite risultanti dalle spese effettuate e realmente accertate superasse il 20%, lo stesso contribuente riceverà un invito di comparizione nel corso della quale dovrà chiarire i dubbi del Fisco e poi scegliere se accettare la proposta di accordo o impugnare l’ accertamento. In tale ultima ipotesi, il contribuente dovrà dimostrare l’ infondatezza delle pretese erariali o allegando la dimostrazione che le spese effettuate sono state finanziate con redditi diversi da quelli dichiarati nel periodo d’imposta di riferimento (redditi esenti, redditi con ritenuta alla fonte, disponibilità ricevute per eredità o risarcimento danni ecc.) o contestando le spese attribuitegli. Esistono anche altre possibili difese delle quali ci occuperemo nel mese di Novembre.

A.P.I.V. – Associazione Piccoli Imprenditori, artigiani e lavoratori autonomi delle Venezie
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